Tridente da Champions e gerarchie fisse, Montella si gode l’attacco in attesa degli infortunati

Rispetto al viatico Sampdoria-Lazio, è un Montella decisamente più sorridente quello presentatosi in conferenza stampa. Nonostante i prossimi due impegni siano di difficoltà ancora più elevata, Fiorentina e Sassuolo, il tecnico campano sceglie la via del sorriso e delle battute per stemperare il clima della vigilia. “Ma quando affronteremo le squadre facili noi?” racconta ironicamente, scherzando di fronte a tutti i presenti. Il mister ha la forza dell’ottimismo dalla propria parte, la sicurezza di aver ricevuto risposte vere contro Doriani e capitolini e, dulcis in fundo, la convinzione che, lentamente, tutte le tessere del puzzle stanno lentamente iniziando a ricomporsi.

Questo Milan è ancora lontano da quello che ho in mente, ma stiamo già iniziando ad inanellare prestazioni di livello. Ogni grande periodo prevede una trappola dietro l’angolo, spero non sia Firenze perché stiamo bene a livello di testa“. È un tecnico sul pezzo e concentrato quello pronto a tornare contro la sua ex storica che, certamente, non vuole dimenticare: “ho lasciato molti amici e ho vissuto una parentesi splendida lì, la migliore della mia carriera fino ad ora. È sempre bello rientrare in città, ho sempre avuto un grande feeling con i tifosi e sono a posto con me stesso, sentivo di non poter dare più nulla ai miei giocatori e allo staff. Poi la società ha deciso di esonerarmi…“. Una partita speciale per il tecnico così come per il capitano Montolivo che, secondo l’aeroplanino: “può giocare anche da mezzala, regalando qualche minuto nel suo ruolo naturale a Locatelli“.

Parlando di nomi e di titolari per domani, l’ex Sampdoria si sbilancia: “potrebbero giocare gli stessi di martedì, ma questo non significa che io abbia trovato i miei 11 tipo, devo poter contare su molti altri giocatori“. Se da un lato c’è rammarico per chi manca ancora: “Bertolacci lo stavo vedendo bene, stava crescendo molto, non so quando tornerà a disposizione“, dall’altro Vincenzo può gustarsi un reparto in formato europeo, anzi, qualcosa di più: “per età e per caratteristiche abbiamo un reparto d’attacco da Champions League, anche perché tutti possono crescere ancora“. Sfida lanciata al tridente a rispettare questa previsione, così come per il resto della squadra, chiamato ad innalzare il proprio standard per raggiungere l’eccellenza dei compagni offensivi. Montella ci prova, tra una battuta di spirito ed una stoccata pungente.

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