Tutti confermati: il Milan prende 11 sì da Montella

Allora, formazione: Rossi, Tassotti, Maldini… No, quella era un’altra vita. Provare con questa: Donnarumma; Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Montolivo, Bonaventura; Suso, Bacca, Niang. Il Milan domani potrebbe giocare con questi undici, già visti martedì contro la Lazio. Vietato pensare sia una cosa normale: il Milan non conferma la formazione da gennaio. Esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport nel raccontare le probabili scelte del tecnico campano in vista della sfida di Firenze, contro la sempre ostica e temibile Fiorentina.

montella 2 (spaziomilan)

Faceva freddo, prosegue la Rosea, e anche i Viola erano diversi, basti vedere i due esempi di vite opposte tra Marcos Alonso e Mario Suarez. 17 gennaio, Milan-Fiorentina 2-0. Sabato 23 gennaio, Empoli-Milan 2-2. Da quel preciso momento, il Diavolo ha cambiato praticamente tutto: allenatori, sistemi di gioco, prime maglie, terze maglie discusse, abitudini, difensori centrali, registi, incontristi, punte, ali, esterni, terzini e, perché no, anche (tra poco) la società. Tutto nel tempo ha cambiato volto, senza mai ripresentare gli stessi undici. Domani Montella potrebbe votare per la continuità, con un solo ballottaggio per difesa e mediana: in mezzo avrebbe dovuto riposare Jack martedì, i dolori di Sosa lo hanno poi costretto allo sforzo Lazio; nella retroguardia occhio ai terzini, De Sciglio e Calabria hanno sì impressionato ma i rientranti Antonelli ed Abate spingono per i loro gradi da titolari.

Non tutti vedono in queste grandi riconferme il bicchiere mezzo pieno, anzi… I pessimisti montelliani gli imputano di non avere scelte e di non fidarsi dei nuovi. Lapadula e Gustavo Gomez in panchina, Vangioni e Pasalic fuori da ogni rotazione. Immediata la replica degli ottimisti: passi avanti rossoneri grazie ad un equilibrio finalmente ritrovato. Una coppia centrale in sintonia (Paletta-Romagnoli), un centrocampo ritrovato grazie ai muscoli e alla doppia dimensione (attacco e difesa) di Kucka ed il tridente offensivo, capace di completarsi praticamente in tutto: l’imprevedibilità di Suso, il cambio di passo di Niang e la finalizzazione di Bacca.

Foto in evidenza fornita da acmilan.com

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