Bacca re del gol. Una joya con la Juve per impreziosire la corona

Fortuna o abilità? Quante volte abbiamo parlato male di Carlos Bacca? Non corre, la passa poco, è coinvolto poco nella manovra offensiva, tecnicamente poco dotato, perde troppi palloni: voto finale 4 perché non si è visto per l’intera partita. Tutte considerazioni trite e ritrite, che finiscono per bollare come giocatore fortunato l’attaccante colombiano. Eppure i numeri parlano di altro.

Il gol col Chievo, sicuramente apparecchiato dalla dea bendata, è solo l’ultimo sigillo del goleador cafetero. In maglia rossonera dopo 15 mesi di permanenza ha realizzato 26 reti in 51 partite, con una strepitosa media di realizzazione di un gol ogni due partite, se poi ponderata per i tiri effettuati diventa qualcosa di davvero eccezionale. Un cecchino sotto porta, una macchina da gol. Questa è la sua abilità: segnare. Non chiediamogli di giocare con gli altri, lui la deve solo mettere in rete. Con buona pace di Lapadula, che al momento rappresenta l’esatto contrario: coi clivensi ha dimostrato di essersi ormai inserito negli schemi di gioco ma il feeling col gol deve ancora essere ritrovato.

Bacca Torino6 spaziomilanSe Lapadula corre e gioca con la squadra ma segna poco, Bacca si isola e rispunta per buttarla dentro. E chissà che nella fondamentale gara di San Siro con la Juventus a piazzare la zampata non sia proprio lui, impreziosendo il bottino di reti con una gemma, joya in spagnolo, tanto per scomodare qualcuno dall’altra parte. Una gemma che andrebbe a incastonarsi sulla corona di re del gol che in questo anno abbondante si è giustamente meritato.

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