Fascia di capitano incustodita: perché non darla a De Sciglio?

Il grave infortunio occorso a Riccardo Montolivo al ’30 del primo tempo della partita valida per le qualificazioni mondiali della nazionale italiana contro la selezione spagnola apre diversi scenari sul futuro del Milan al che mister Montella dovrà indispensabilmente fare delle scelte oculate in vista di una stagione orfana del metronomo. Non solo questioni tattiche però, perché Montolivo lascia incustodita la fascia da capitano che andrà indossata con orgoglio, dedizione e senso di responsabilità.

La scelta dovrebbe ricadere sull’attuale vice-capitano Ignazio Abate. Il biondo terzino rossonero ha già indossato la fascia al braccio e per anzianità risulta meritevole di portarla così come ha fatto anche nell’ultima uscita amichevole a Chiasso, tuttavia le recenti prestazioni hanno fatto vacillare la sua titolarità in favore di un più in palla Calabria. Quindi, potrebbe anche essere che la C al braccio al sinistro passi nuovamente di mano. Potrebbe essere Mattia De Sciglio l’indiziato numero uno a guidare il Milan nei prossimi incontri. Il terzino reduce dall’ennesima buona prova in nazionale potrebbe essere caricato della responsabilità di guidare i compagni di squadra: coi 24 anni in via di compimento al 20 di questo mese potrebbe essere l’occasione giusta per dimostrare di essere un vero leader e portare a compimento quell’evoluzione positiva dopo gli anni più bui.

abate milan-roma (spaziomilan)La candidatura di De Sciglio con sorpasso al compagno e amico Abate potrebbe rivelarsi l’intuizione giusta soprattutto per lo stato mentale di Mattia. Potrebbe essere lui a personificare il cambiamento in atto al Milan, tenendo unito il futuro con la tradizione rossonera dei grandi capitani italiani. Il peso può essere grande per un giocatore che si sta ritrovando ma il rischio vale la pena correrlo; quanto meno per dare un segnale.

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