La sconfitta dei “piedi per terra”

DI RIENZO BANNER 2014Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Il Milan torna sulla Terra. E forse ha ragione Giacomo Bonaventura quando, al termine del match di ieri sera contro il Genoa, parla di “sconfitta che farà bene“. Probabilmente i rossoneri hanno affrontato e dovuto gestire troppa esaltazione nel giro di pochi, pochissimi, giorni. Prima la vittoria a Verona, contro il Chievo, valsa il secondo posto. Poi i tre punti contro la Juve agguantati da super Locatelli. Quindi la possibilità di arrivare in vetta alla classifica, anche solo per una notte. Ecco, troppa luce forse ha dato alla testa. E ci ha pensato il Genoa, squadra ben organizzata, blindata e pronta a punire con la velocità, a riportare forse il Milan laddove più è possibile competere.

Montella ha il grande merito di scegliere le formazioni da solo, di plasmare gli uomini in base al calco delle sue idee tattiche e di correggere il tiro. Per lui arrivare in Champions sarebbe un trionfo quasi paragonabile alla vittoria del Leicester in Premier League. Roba da monumento a Milanello nell’anno più complicato della storia degli ultimi trent’anni rossoneri. E il suo sorriso, al termine della gara di Marassi, concilia con la consapevolezza di fare più del massimo per il materiale che oggi è a disposizione.

C’è un problema Bacca? Forse vista l’astinenza che dura ormai da due partite di fila da titolare. Non è da lui, ma lo stesso Montella ha precisato come senza palloni giocabili la vita per un centravanti con le sue qualità si fa tremendamente in salita. Se proprio bisogna trovare una pecca nelle scelte del tecnico campano è aver insistito con gli stessi protagonisti. Lapadula meritava spazio e poteva dar fiato. Col senno di poi…

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