La crescita di Romagnoli: numeri e statistiche da top del ruolo. L’analisi

Quando hai 21 anni, sei costato 25 milioni di euro, sei additato come predestinato e hai tutti gli occhi d’Italia addosso, non dev’essere facile sopportare la pressione. Ma Alessio, oltre al dono di madre natura, possiede un’altra grande peculiarità, quel silenzio da utilizzare come scudo e quella capacità di allentare la tensione quando arriva ai massimi livelli. Non è un ragazzo che si emoziona facilmente: applicato, concentrato, con pochi fronzoli per la testa e dedito a chi ne riconosce il talento. Tra Zeman, Mihajlovic e Montella, Romagnoli apprende come una spugna ogni possibile insegnamento dei propri maestri, trasformandosi in uno dei prospetti difensivi migliori al mondo. Le prestazioni, agli occhi più dei disattenti, non sembrano così diverse rispetto a quelle del primo anno, ma i numeri evidenziano una crescita impressionante sotto svariati parametri. L’esordio in Nazionale come coronamento di questo grande cammino.

romagnoli

Grazie ai dati forniti da Opta e mostrati anche da MilanTv, possiamo affermare come il centrale classe ’95 sia uno dei giocatori con i dati in maggiore ascesa rispetto allo scorso anno, trovandosi alle spalle di pochissimi profili. I parametri di valutazione per un centrale difensivo segnano tutti un più rispetto alla stagione 15/16, impennandosi a livelli vertiginosi per alcune sezioni. Partendo dal lavoro base di un difensore, il nativo di Anzio è autore di un accrescimento di ben 18,4 punti percentuali nel dato dei duelli vinti: dal 57,9% all’attuale ed impressionante 76,3%; ben coadiuvato anche dai numeri dei contrasti vinti, un netto ed innegabile 75%. Qualora non foste ancora rimasti sbalorditi da questi inequivocabili passi avanti, segnaliamo il numero di falli commessi in questa annata calcistica: 0. No, non è un errore di battitura o una svista. Il 13 milanista è passato dalla media di 1,3 falli fatti a partita a quella attuale clamorosa di zero. Il cartellino giallo della trasferta di Napoli, secondo Opta e la Lega Serie A, non è da considerare come fallo poiché le rete viene comunque convalidata ai partenopei.

Ma i miglioramenti non terminano qui. Non solo sul piano di attenzione arretrata, ma anche nelle statistiche di creazione di gioco sono evidenti i frutti di tanto allenamento. La media di tocchi palla si è alzata fino a 59,2 a partita, con ben 46 passaggi effettuati a match, con la percentuale realizzativa  di questi ultimi del 86,2%. Un straordinario sviluppo globale capace di portarlo sul palcoscenico dello Juventus Stadium, contro la Spagna dei giocolieri, esibendosi in una prestazione da applausi, osannata dalla stampa e dagli addetti ai lavori.

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