Quantità, qualità e gol: Kucka guida il Milan verso l’Europa

E pensare che giusto un anno fa, qualcosina di più, il suo acquisto fu il più criticato del mercato. Per (soli) tre milioni Galliani portava a casa sul gong della finestra estiva Juraj Kucka, dopo un corteggiamento durato almeno tre stagioni. Tre, come i milioni, i gol siglati dal Milan ieri sera e i punti che proprio il suo gol ha portato nelle casse rossonere. Già, perché se è vero che i ragazzi di Vincenzo Montella hanno vinto la gara del Bentegodi sopra di due reti, il che per chi non ha visto la gara potrebbe risultare quale segnale di una netta superiorità milanista sul Chievo, è altrettanto importante sottolineare come la rete del polacco, arrivata a sorpresa a meno di un minuto dalla fine del primo tempo, sia stata decisiva per sbloccare la strada ad un Milan che, fino a quel momento, aveva sofferto le incursioni della squadra clivense e aveva faticato a rendersi pericoloso. Dello stesso pensiero infatti è stato anche il tecnico avversario Maran, il quale nel dopo partita ha tenuto a precisare quanto, per come si era messa la gara, sarebbe stato difficile per i rossoneri portarsi in vantaggio se non con un’improbabile prodezza di un singolo.

E la giocata del singolo è arrivata proprio dall’uomo che non ti aspetti, forse. Diciamo così perché Kucka, non certo un bomber di razza, ha però nelle corde la rete determinante, quella che per così dire ti leva le castagne dal fuoco: non è da dimenticare infatti la rete importantissima dell’Olimpico, lo scorso anno, che permise al Milan, mai come in quel momento in difficoltà sotto la guida di Sinisa Mihajlovic, di acciuffare un insperato pareggio contro la Roma, e che garantì di conseguenza la sopravvivenza del tecnico serbo sulla panchina rossonera, almeno per quel momento. E così anche ieri: certo, la situazione al momento è diversa, ma un risultato negativo, o quantomeno deludente come sarebbe stato anche uno scarno punticino ottenuto ieri contro il Chievo, avrebbe potuto demoralizzare un ambiente che invece necessita di grande serenità e carica proprio questa settimana in ottica dell’impegno di sabato contro la Juventus (che, ad oggi, dista solamente cinque punti). Senza nemmeno voler abbozzare improbabili sogni tricolore, che al momento desterebbero solo grandi risate, i tre punti veronesi scendono dal cielo come manna per una squadra che deve a tutti i costi riconquistare un posto nell’Europa che conta, a maggior ragione in un momento invece sfavorevole per tutte le altre pretendenti.

Ma non solo il gol. Non solo ieri. Kucka è ormai punto fermo di un centrocampo che anche grazie l’inserimento del baby-Locatelli e all’arretramento di Jack Bonaventura sta pian piano trovando una quadratura, oltre ad essere certamente stato il giocatore rossonero più affidabile e dal rendimento più costante della passata stagione. Non a caso, il crollo sul finale a Napoli e la disfatta interna contro l’Udinese, le uniche due sconfitte di quest’anno, hanno coinciso con la sua assenza. Tanta sostanza, ma anche inserimento e gol importanti appunto, fanno di Kucka probabilmente il mediano più difficilmente sostituibile del reparto mediano; la sua grinta e la sua corsa, che alle volte ricordano, senza voler proferire blasfemie, quelle di un certo Rino Gattuso, garantiscono quell’equilibrio che spesso mister Montella menziona e ricerca, ma costituiscono anche un’alternativa offensiva importante quando gli attaccanti, vedi ieri sera, faticano a trovare soluzioni. Tornando a ieri sera, considerato che se avesse avuto un contapassi applicato alla caviglia con ogni probabilità sarebbe esploso per sovraccarico e che senza la sua fantastica rete adesso saremmo ancora sullo 0-0, non possiamo che coronare la sua prestazione con un meritatissimo 8 in pagella e goderci un Kucka in versione top player, ma pagato solamente tre milioni di euro.

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