Sosa regista: non ci siamo. Chiasso risponde negativamente ai quesiti di Montella

La sgambata di Chiasso sorride ai rossoneri in termini di punteggio, ma non fornisce risposte ad alcuni quesiti di strettissima attualità. Il Diavolo si riscopre, nella prima settimana di ottobre, pericolosamente corto nel reparto chiave per le idee di Montella: il centrocampo. Dopo gli stop di Bertolacci e Mati Fernández, alla spiacevole lista si aggiunge capitan Montolivo, la cui stagione può già esser considerata conclusa. La scarpata di Sergio Ramos non solo mette fuori causa l’ex Fiorentina per almeno 7 mesi, ma regala più di qualche grattacapo al tecnico campano. Non considerando le mezzali a disposizioni (i vari Poli, Kucka, Pasalic e compagnia), per il ruolo di regista il casting si restringe a due soli candidati: Manuel Locatelli e José Sosa.

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I novanta minuti in terra Svizzera, in questo senso, avrebbero dovuto rispondere ai quesiti dell’aeroplanino. Ma il riscontro del Riva IV non è stato confortante, anzi. L’argentino, campione olimpico nel 2008, schierato da play sembra svogliato e poco disposto all’adattamento nel ruolo, già provato nell’amistoso (come la chiamerebbe lui) in terra anglosassone contro il Bournemouth. L’interdizione, per quanto possa pungere il Chiasso, è poca e mai costante, obbligando i compagni di reparto a sbrogliare quelle rare matasse. A livello di gioco poi, l’ex Besiktas perde una marea di palloni, trovando poca verticalità ed appoggiandosi maggiormente in orizzontale. Un atteggiamento mal apprezzato da Montella che, nel corso dell’intervallo, sposta addirittura Suso in cabina di regia al posto del nativo di Carcaraña.

Sosa regista titolare contro il Chievo? Il campo risponde no, ma la necessità porta al sì. Difficile infatti ipotizzare un debutto dal primo minuto per Locatelli, reduce dalle trasferte con l’U21 azzurra. In attesa della disponibilità del cileno ed il reintegro di altre pedine, saranno dunque il classe ’98 ed il più esperto ’85 a dividersi i compiti di manovra del Diavolo. Nella speranza che l’albiceleste dimostri, nel giro dei prossimi impegni, dei rincuoranti e fondamentali passi avanti.

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