Brillava il sole a Milanello. Nonostante il calendario reciti 29 ottobre, nel centro sportivo di Carnago c’era aria di Primavera negli attimi precedenti alla conferenza di mister Montella. La sconfitta di Genova non sembra aver lasciato strascichi, anzi. Un 3-0 rossoblù volto a sgonfiare l’eccessivo ego del Diavolo e le eccedenze d’euforia. Insomma come una buona potatura di un ramo di troppo. Mister Montella si veste con un sorriso raggiante, come di consueto, e racconta come il Pescara sia realmente un’ottima squadra sul piano tecnico, alzando il livello di guardia generale.
“Abbiamo assorbito bene il ko col Genoa, ci sta perdere e il 3-0 è stato eccessivo. Domani ci vorranno attenzione e pazienza, velocità con e senza palla, aggressività e imprevedibilità. Abbiamo qualità tecniche superiori, dimostriamolo. Sarà difficile se non faremo le cose al 100%, il Pescara è una delle squadre migliori fra le medio-basse: gioca bene, ci vorrà la migliore interpretazione“. Nessuna pretattica, nessuna ‘trappola’ preparata a Massimo Oddo, vero e puro pensiero di Montella. Per affrontare un avversario agguerrito e con estrema necessità di punti, l’aeroplanino sceglie la via della forza d’animo e dello spirito.
“Dovremo giocare con la solita leggerezza, mettendo però qualcosa di più. Servirà in campo quell’anima che ci permette di ottenere qualche punto in più, quello spirito visto al Marassi sotto di un uomo”. Una chiave di lettura precisa per contrastare l’undici pronto a tutto dell’ex di turno Oddo. Spostandosi poi dal piano emozionale a quello di campo, Vincenzo, da buono scugnizzo, si diverte a cambiare le carte in tavola, modificando la ‘formazione tipo’ con qualche innesto inatteso: “Probabilmente sì, domani proporrò qualche sorpresa (ride, ndr)… Ma non le sa nemmeno la squadra, quindi non potete conoscerle”. Che sia il turno di Sosa o l’esordio di Pasalic, il mister mette tutti sul chi va là, nel tentativo di ravvivare tutti i componenti di una rosa importante per raggiungere l’Europa.