Umiltà e coraggio: così Montella vuole scansare le trappole bianconere e sfatare un tabù lungo 4 anni

Vincenzo Montella ha dettato la via durante la conferenza stampa di ieri a Milanello: il Milan deve mantenere un profilo basso nell’affrontare i cinque volte campioni d’Italia. Le ottime prestazioni delle ultime settimane ed il secondo posto in classifica non devono ammaliare i giocatori rossoneri: bisogna isolarsi dai tanti complimenti giunti, un pò per merito, un pò per malizia, da Torino e concentrarsi al massimo su una sfida che resta difficilissima e per tale motivo fa affrontata con umiltà.

Del resto la forza degli avversari è evidente e non è diminuita dalla non brillante prova di Champions a Lione e dalle defezioni nella rosa di Allegri. Montella ha dichiarato di provare curiosità nell’allenare per la prima volta davanti ad un San Siro gremito in ogni ordine di posto; l’Aereoplanino vuole emozionarsi e sfruttare la spinta dei tifosi rossoneri per provare a fare lo sgambetto alla corazzata bianconera.

Milan-Juve Allegri SM

 

Montella l’ha definita una partita non decisiva, ed è vero, ma è altrettanto vero che i rossoneri devono sfatare un tabù che dura dal 25 novembre 2012, l’ultima vittoria contro la Juventus, firmata da un rigore di Robinho. Dopo di allora, ricorda stamane Tuttosport, sette sconfitte in campionato e due in finale di Coppa Italia: vincere stasera significherebbe mostrare al campionato che il Milan fa sul serio per i posti che portano all’Europa che conta, ma Montella è consapevole che il meglio va dimostrato alla fine…

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