Il Milan per sognare, l’Inter per ripartire: è derby verità

DIMITRI BANNER 2014La sosta per le Nazionali che ha portato dietro di sé lo strascico pesantissimo della lesione muscolare di cui è stata vittima Alessio Romagnoli, le voci incontrollate sul closing, tra smentite, rinvii e ciarlatani che continuano a dire di tutto e di più, il futuro di Donnarumma, con le parole di Marotta, Raiola e il giovane portiere rossonero già fatto accasare da molti giornali alla Juventus. In queste due lunghissime settimane che hanno preceduto il derby se ne sono davvero sentite di tutti i colori e si è parlato davvero di tutto tranne che della cosa più importante: la partita. Tutte queste voci non hanno fatto altro che aumentare l’ansia dei tifosi rossoneri, ma l’attesa è finalmente (quasi) finita. Domani sera San Siro si vestirà a festa, come nelle grandissime occasioni e, colmo in ogni angolo nella sua maestosa grandezza, ospiterà le sue due squadre.

Il primo derby per Suning, l’ultimo per Berlusconi e Galliani e non solo, questo sarà un derby speciale anche per Stefano Pioli che, proprio all’inizio della prima di queste due settimane, è stato nominato allenatore dell’Inter e cercherà di risollevare le sorti dei nerazzurri. Tante novità in casa dei cugini che vedranno al loro primo derby anche gente come Joao Mario, Candreva (almeno per quel che riguarda il derby di Milano), Banega. Il derby delle prime volte, però, riguarderà anche alcuni rossoneri tra cui Gustavo Gomez, che sarà chiamato a sostituire l’infortunato Romagnoli, Manuel Locatelli, i vari Sosa, Mati Fernandez, Pasalic e Lapadula che, però, partiranno dalla panchina, ma soprattutto sarà la prima volta anche per Vincenzo Montella. Per entrambi gli allenatori, quindi, sarà il primo derby di Milano (ne hanno vissuti tanti a Roma, con alterne fortune). Ma come arrivano le due squadre a questa partita?

Nessuno lo avrebbe mai immaginato ad agosto, quando sono stilati i calendari, che il 20 novembre il Milan avrebbe giocato la stracittadina avanti in classifica, addirittura al terzo posto, con ben otto punti di vantaggio dalla Beneamata. La classifica finale della passata stagione, il mercato, la qualità della rosa non sembrava dare scampo al Milan e chiunque avrebbe scommesso su un Inter molto più avanti. Eppure, rispetto ad un paio di mesi fa, sembra cambiato il mondo. Montella ha saputo trovare compattezza, equilibrio e ha ridato entusiasmo a tutto l’ambiente, infondendo fiducia a calciatori sfiduciati e ad una rosa giovanissima. L’Inter si è persa tra lacerazioni interne, calciatori che non hanno reso quanto dovevano e cambi di panchina. Pioli è già il terzo allenatore nerazzurro da inizio stagione. Domani sera, però, tutto questo non conterà, il derby resta una partita diversa, speciale e le motivazioni faranno la differenza.

L’Inter ha tutto da perdere (in questo momento se dovesse perdere anche domani sera finirebbe a meno 11 punti dai cugini e quindi dal terzo posto) ma metterà in campo tutta la rabbia e la concentrazione possibile per vincere una partita così delicata e dare una gioia alla sua nuova proprietà, ai suoi tifosi ed al suo nuovo allenatore. In più può contare su tutta la rosa al completo e l’ottima vena realizzativa del capocannoniere Icardi. Il Milan ci arriva meglio psicologicamente, a patto che Montella sia stato bravo nell’isolare i suoi ragazzi (come fin qui gli è riuscito alla grandissima) da tutte le voci e da chi vuole destabilizzare l’ambiente, ma deve rinunciare al suo difensore più forte e ha un Bacca che non vive un buon momento di forma. Ad ogni modo domani sarà derby, sarà tutto esaurito, sarà Milan contro Inter, tra cinesi già presenti e altri cinesi in arrivo. Domani si scriverà un altro capitolo di una storia bellissima, entusiasmante, fatta di grandi duelli e mille battaglie. E finalmente le parole lasceranno spazio al campo, allo spettacolo delle coreografie, ai cori e agli sfottò sempre molto civili, sempre a contorno del derby più sportivo d’Italia.

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