Galliani lascia fronti irrisolti, ma è addio. Cinesi-Donnarumma (con Raiola), a voi il rinnovo

In qualsiasi modo la si voglia guardare, la giornata di ieri ha aggiunto un piccolo grande pezzo di storia all’epopea di nome Milan. Dopo 30 anni, Berlusconi e Galliani passeranno il timone alla guida del Diavolo, lasciando la propria creatura ad una cordata asiatica spalleggiata da Fassone ed Ausilio. Ci sono ancora ombre sui componenti effettivi che faranno parte della nuova società rossonera, ma una cosa è già certa: chiunque essi siano, saranno cruciali nel rinnovo di un tale di nome Gianluigi Donnarumma, probabilmente ne avrete sentito parlare.

Yonghong Li

Per la prima volta, quantomeno a mezzo stampa, Adriano Galliani si ‘lava le mani’ su di una vicenda legata alla Squadra, qualcosa di impensabile fino a qualche mese fa. In piena onestà, fa un certo effetto sentir dire al a.d. del Diavolo per gli ultimi tre decenni: “Mi sono ripromesso che non parlo del futuro di nessuno perchè non mi riguarderanno più dal 2 di Dicembre“. Niente è assoluto, tutto cambia, tutto si muove, tutto gira, tutto vola e va via. Parole che pesano come macigni, dichiarazioni che spostano inequivocabilmente il focus di milioni di tifosi e addetti ai lavori sui prossimi dirigenti di Casa Milan. In maniera quasi simbolica, il nativo di Monza passa il testimone, uscendo rispettosamente dagli uffici di via Aldo Rossi. Lascia a chi lo sostituirà una squadra terza in classifica, giovane e con ampi margini di miglioramento, ma con alcuni casi irrisolti.

Per un semplice fatto cronologico, Galliani ‘smette’ a dicembre mentre Donnarumma compie gli anni a febbraio, era abbastanza noto e scontato che la questione finisse nelle mani dei cinesi, ma dopo le parole di ieri, la lente d’ingrandimento è ancor più presente sullo spinoso status quo del portiere campano. Senza l’attuale amministratore delegato, il Diavolo perde un rapporto privilegiato con Mino Raiola, pedina fondamentale di tutta la vicenda. Marco Fassone dovrà imbastire da zero, o quasi, un feeling che potrebbe cambiare gli scenari della porta del Milan, con la variabile indecifrabile di quanto possano mettere sul piatto i futuri proprietari. Non ci sono segnali positivi, ne tantomeno negativi, la situazione è congelata, sospesa, in attesa. Non si ha paura di essere smentiti però, se si afferma che il rinnovo del 17enne wonderboy deve essere, senza se e senza ma, il primo vero atto di forza del nuovo Milan asiatico, un montante destro alle voci di mercato ed un gancio sinistro alle sirene Manchester City e Juventus. Sarà il primo atto notarile firmato cinese, il primo vero ‘acquisto’ da ufficializzare per poi gettarsi sulle trattative di rafforzamento della rosa. Il ragazzo ha più volte ribadito la volontà di continuare a vivere il suo sogno d’infanzia, e la partita decisiva si svolgerà su di una scrivania di Casa Milan: il match da non sbagliare a tutti i costi.

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