Pasalic, il momento della svolta: è pronto e può sperare di essere titolare nel derby

La fresca ma robusta carriera di Pasalic potrebbe avere raggiunto una svolta al Milan. E chissà, non va escluso per il Corriere dello Sport, se sarà titolare nel derby. Una maglia già indossata a Palermo, dopo il primo assaggio delle sue qualità col Pescara. Quella è stato il suo esordio in campionato, una prova confortante che ha convinto Montella a ridargli fiducia. L’allenatore, di fatto, è uno degli sponsor principali perché in tempi non sospetti iniziò a tessere le lodi del croato vista la crescita (nascosta) a Milanello.

Il momento sarebbe arrivato presto, eccolo. Anche al Barbera non è dispiaciuto, rimanendo ad un alto livello di gioco. Ovvio, non possiede ancora ritmo e resistenza adeguata e quindi si è spento appena dopo un’ora di gioco, ma adesso sta scalando le gerarchie e in questi giorni non è andato in Nazionale, restando agli ordini dell’Aeroplanino e provando a scavalcare Kucka per il posto da mezzala con l’Inter; ad ora, però, pare l’alternativa e difficilmente sarà in campo dall’inizio. Pasalic arrivò il 27 agosto, quando in realtà il tecnico stava ancora aspettando un regista. Poco male, il materiale era questo e si è arrangiato: nel caso specifico, ha prima recuperato fisicamente il giocatore per poi concedergli la ribalta una volta appurate le innegabili doti da mezzala. Predisposto a un ampio raggio d’azione, dimostra di essere pure abbastanza bravo nella frequenza degli attacchi e nella capacità di arrivare a concludere in porta. Al termine della stagione tornerà al Chelsea, ma i rossoneri hanno una prelazione a favore: saranno i primi interpellati nel caso in cui Conte decidesse di (ri)venderlo.

Pasalic acmilan_2Sempre secondo il CorSport, Mario viene considerato il prototipo del centrocampista ideale per Montella. Possente, forte e giovane. Pensate che a 18 anni, ingaggiato dalla Hajduk Spalato, segnò l’unica doppietta in carriera proprio in un derby con la Dinamo Zagabria; e il primo gol lo realizzò di tacco. Un talento freddo e geniale, appena si accende. Nel gennaio 2014 sembrava vicino alla Lazio, invece il Chelsea lo prese al volo. Il problema è che in Premier non ha mai messo piede, viaggiando per Elche e Monaco: qui si infortunò alla schiena, guaio risolto nei mesi scorsi. Si ispira a Boban, ammira Sheva: i segnali per sbocciare al Milan fanno ben sperare.

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