Higuain pericolo numero uno. Il muro rossonero riproverà a fermarlo

GABRIEL PALETTA

Dopo aver archiviato lo sfortunato pareggio casalingo contro l’Atalanta che gli ha fatto perdere la terza posizione in classifica, il Milan si proietta e si avvicina a grandi passi verso l’ultima partita dell’anno solare, forse la più importante. A Doha, venerdì pomeriggio alle 17.30, la squadra di Vincenzo Montella sarà impegnata contro la Juventus ed in palio ci sarà la Supercoppa Italiana. Un trofeo di prestigio che potrebbe essere una splendida ciliegina sulla torta di una seconda parte di 2016 estremamente positiva. I bianconeri, primi in classifica e pluricampioni d’Italia, sono, ormai da tempo, l’avversario più temibile e forte per chiunque nel nostro campionato e i rossoneri non partiranno di certo con i favori del pronostico.

La squadra allenata da Massimiliano Allegri fa paura in tutti i reparti, anche se la prima linea è quella che maggiormente preoccupa i calciatori rossoneri. Una batteria di attaccanti che comprende Paulo Dybala, Mario Mandzukic e Gonzalo Higuain non è da tutti e sicuramente è tra le più attrezzate in Europa. Desta particolare preoccupazione soprattutto lo stato di forma e la forza impetuosa di Higuain. Il Pipita arriva alla sfida contro il Milan, forte di quattro gol realizzati nelle ultime tre partite e con la voglia di vincere il suo primo trofeo in bianconero. Senza voler sminuire e sottovalutare la pericolosità degli altri, sicuramente il bomber argentino rappresenta l’attaccante più forte del nostro Campionato ed è chiaro che, fermare o limitare la sua pericolosità, rappresenterebbe già un ottimo punto di partenza.

Sono state poche le difese che in questo inizio di stagione sono riuscite a limitare l’attacco bianconero e il Milan rappresenta, tutt’ora, l’unica squadra a non aver subito reti dalla Juventus. In quella gara Higuain fu fermato alla grande dalla coppia formata da Paletta e Romagnoli che, forse, restano i più adeguati a fermare il Pipita. L’esperienza e la continuità di rendimento del centrale italo-argentino, unita alla determinazione, alla classe e alla crescita esponenziale di Alessio Romagnoli, potrebbero essere la chiave per bloccare l’uomo di maggiore spessore dell’armata di Allegri. Non sarà facile, ma quest’anno solo i rossoneri ci sono riusciti e venerdì pomeriggio ci riproveranno.

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