Assemblea, soldi e investitori: ecco le nuove scadenze dopo il rinvio del closing. Adesso i cinesi…

Era atteso, ma non è stato un comunicato proprio da ricordare. O forse sì, se alla fine si arriverà – davvero e finalmente – al closing. In ogni caso, al di là degli importanti effetti negativi sul mercato, La Gazzetta dello Sport prova a decifrare tecnicamente le parole di Fininvest e Sino-Europe Sports di ieri.

Le tempistiche. Le famose autorizzazioni per il trasferimento dei capitali dalla Cina, adesso, dovranno arrivare entro il 28 febbraio, data circolata nei giorni scorsi e che rimarrà valida per far sì che il 3 marzo si riesca a chiudere l’operazione. Quel giorno si svolgerà un’altra Assemblea dei Soci, che verrà convocata quindici giorni prima, in cui ratificare il passaggio di proprietà e il nuovo CdA. Quella del 13 dicembre si terrà lo stesso, ma di fatto servirà a poco o nulla perché non apporterà nessuna modifica sostanziale né cambiamento societario. Poi il lato economico. La holding di via Paleocapa riceverà presto, lunedì, 100 milioni di caparra che andranno ad aggiungersi ai 100 già incassati in passato: fanno 200, ne mancheranno ancora 320 per completare l’acquisto del 99.97% delle quote rossonere. Senza dimenticare i primi 100 milioni previsti dal piano di investimenti triennali, concordato con Berlusconi. Nel tempo sono arrivate più rassicurazioni, ma fino a un certo punto: Fininvest, per esempio, non è riuscita a vedere certificata la disponibilità complessiva del consorzio cinese (in pratica non è sicurissimo che siano già stati raccolti tutti i soldi), però la seconda caparra verrebbe considerata un’ampia garanzia.

Yonghong LiInfine, i nomi e il numero degli investitori. Probabilmente il nervo più scoperto, il tema più oscuro e una colpa quella di tenere così top-secret la lista. Sarebbero arrivati aggiornamenti sui soggetti – più di 3-4, come scoperto da SpazioMilan.it – ma non si tratterebbe dell’elenco definitivo. E adesso condivisione, la parole del mercato di gennaio dopo quello estivo: sarà Galliani a riprendere in mano la situazione, ma ogni decisione dovrà ottenere il via libera dai cinesi. Avendo un budget pari a 0 a disposizione.

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