Milan, il mercato di gennaio sarà un rebus: ennesima condivisione e autofinanziamento, fra giovani e Bacca

Sarà un mercato di gennaio confusionario quello che si prospetta per il Milan. Nessun extrabudget e nessuna spese folle, riporta stamattina il Corriere della Sera, e un mercato intricato come una matassa da sbrogliare.

Anzitutto, la condivisione delle operazioni. Il closing è stato posticipato al 3 marzo 2017 in attesa delle autorizzazione per lo spostamento di capitali e il mercato di gennaio navigherà sulla falsariga della sessione estiva: ogni operazione sarà concordata fra l’attuale e la futura proprietà. Ma non ci saranno capitali freschi da poter investire. Il saldo dovrà essere pari a zero e sarà un altro mercato autofinanziato. Anche il capitolo giovani divide le due proprietà. Da una parte c’è un presidente, Berlusconi, affascinato dal Milan di Montella che crede molto nel progetto portato avanti da Galliani. Dall’altra, invece, una proprietà cinese che preferirebbe giocatori di maggio richiamo, magari anche più vecchi. Un esempio per tutti: Fabregas.

E Carlos Bacca? Il futuro del colombiano è un altro punto di svolta. L’attuale management lo ritiene un elemento sacrificabile mentre il richiamo orientale dell’attaccante sarebbe un elemento imprescindibile per Fassone & Co. Resta da capire chi comanderà.

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