Montella si coccola Niang, ma addio rigori (almeno per un po’)

Studio perchè la sola tattica non basta e non può bastare” raccontava, ai colleghi di Repubblica, Vincenzo Montella, appena iscrittosi a corsi di management sportivo e psicologia. Oggi, a quasi 5 anni di distanza da quelle dichiarazioni, le nozioni accumulate sono tornate più utili che mai, dovendo affrontare il caso Niang. Lo scugnizzo partenopeo, grazie ai corsi sostenuti, non è caduto nella trappola della mala gestione, coccolando il francese come un figlio, nonostante l’ultimo mese horribilis.

Niang-Montella

Prestazioni in calo costante e due rigori consecutivi ipnotizzati dai portieri avversari, M’Baye è in crisi. Vincenzo, da attento osservatore del piano mentale, sa come manipolare il tutto, scindendo il piano fisico da quello emotivo ed emozionale: “Niang ha avuto un virus in passato, quindi a livello tecnico e di tenuta fisica era evidente fosse un po’ in difficoltà già da qualche tempo. Ha perso energie”. Dopo il primo check up, spazio anche alla questione ‘di testa’: “Rispetto al resto delle problematiche, forse sarò io l’unico visionario ma rivedo sempre una ricerca di attenzione, partecipazione e voglia di migliorarsi quotidiana, in allenamento e poi in partita. Sono sereno e tranquillo, convinto anche che questa fase possa farlo crescere. Ovviamente sta facendo molto meno bene rispetto alla prima parte, ma prosegue il processo di maturazione”. Psicologo e fisioterapista, tutto made in Montella.

Dopo le carezze al talento transalpino, ecco però la giusta dose di ‘bastone’. Ammorbidire la questione con eccessivo perbenismo non avrebbe giovato al ragazzo, corretto dunque instillare un quantitativo misurato di autorevolezza, quanto meno nelle scelte dagli 11 metri. Alla tematica penalty, Vincenzo da Pomigliano d’Arco non fa sconti: “Dovesse esserci Bacca in campo, sarà affare del colombiano. Il secondo nelle gerarchie non ve lo dico. Poi, qualora dovesse giocare Niang e Bacca non fosse sul terreno di gioco, probabilmente il francese sarebbe escluso comunque”. Montella e Niang, il giusto equilibrio tra carezze e scelte forti.

Foto fornite da acmilan.com

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