Dalla testa ai grandi giovani, fino alla pace con i tifosi: ecco come Montella sta facendo rinascere il Milan

Il Milan che sta rinascendo, tornato ad alzare una coppa e fra le candidate più serie per l’Europa, passa da Montella: l’uomo in più, il colpo dell’estate. Oggi La Gazzetta dello Sport ha analizzato “le 7 fatiche di Vincenzo”, scegliendo queste.

Il lavoro più importante e complicato è stato a livello psicologico. Dai vecchi fantasmi del passato, da un’autostima ai minimi termini, alla forza di reagire alla grande a uno svantaggio in una finale con la Juve. Sì, la testa è cambiata. E poi il gioco, o meglio l’elogio alla concretezza. L’allenatore ha dovuto scendere a patti con se stesso, adattandosi alla rosa che aveva e impostando un calcio semplice ed efficace. Non ci sono mille schemi da cui pescare ma pochi concetti da applicare bene: funziona. I giovani, invece, sono il fiore all’occhiello della stagione. I rossoneri sono mediamente i più “baby” del campionato (a Roma il record: media di 23 anni e 343 giorni). Nonostante ciò, l’inesperienza non si vede né si sente: Donnarumma sembra un veterano, Locatelli si è adattato subito ai grandi e chi ha 22-23 anni ormai sembra quasi un senatore. Di conseguenza, si sta assistendo alla valorizzazione di diversi giocatori. Le plusvalenze fioccherebbero: Donnarumma, Locatelli, Suso, Niang, Paletta, Bonaventura e Lapadula gli esempi che rendono l’idea. Miracolo a San Siro: il popolo non fischia più; nemmeno quando le cose vanno male. L’Aeroplanino ha ridato pazienza e passione: ha riappacificato il Milan e la sua gente.

montella-dohaLa bacheca non si apriva da cinque anni e mezzo, quindi quello di Doha appare un mezzo miracolo. Una vittoria verissima, ottenuta con merito e contro un avversario superiore. Un successo non scontato, raggiunto dopo mesi di “mission impossible” – in buona parte nel silenzio – a Milanello. Infine, le (parecchie) statistiche positive: il Diavolo è arrivato a -4 dalla vetta della classifica, battuto i bianconeri anche in Serie A dopo nove ko di fila, non faceva così tanti punti all’inizio da cinque anni e si è arrampicato al secondo posto. Ok, probabilmente basta così.

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