Prove di coppia al Milan: Galliani propone anche il rinnovo di Paletta. Ed ecco il piano per Orsolini

Che sia Orsolini, il rinnovo di Paletta o il premio-vittoria (nel caso) per la Supercoppa, la sostanza non cambia: Galliani invia le sue proposte ai cinesi e i cinesi devono concedere il loro benestare in qualsiasi iniziativa. Legittima la necessità di attendere un loro via libera, hanno appena versato a Fininvest la seconda caparra da 100 milioni, anche se è evidente il rallentamento generale sulle varie operazioni.

Sul mercato, il mirino si è spostato su Orsolini, esterno offensivo dell’Ascoli. Può essere un affare “stile Lapadula”: un giovane che si è messo in luce in Serie B e che va ad ampliare il gruppo solido di Montella. Il ragazzo si sta facendo notare: 4 gol in 19 presenze e ieri, con il Benevento, una traversa colpita. Un profilo che si sposa con la filosofia di Berlusconi, per aumentare lo zoccolo italiano. Il Milan, scrive La Gazzetta dello Sport, sarebbe disposto a spendere più di 3 milioni per averlo già a gennaio: una spesa che permetterebbe di battere la concorrenza di Atalanta, Juve e Watford. L’AD ha già avviato i contatti con i bianconeri e l’agente del giocatore, Di Campli, ma è appeso al via libera della nuova potenziale proprietà e quindi costretto a movimenti limitati, che ovviamente non danno nessun vantaggio; senza considerare che Fassone e Mirabelli starebbero spingendo più per nomi internazionali ed esperti. Sui rinnovi, invece, dopo la questione Bonaventura si stanno mettendo le basi anche per quello di Paletta, una delle grandi sorprese della stagione. Ha il contratto in scadenza nel 2018, un anno prima di Jack e dunque per i cinesi potrebbe rappresentare un caso più urgente da risolvere. Il difensore, probabilmente, sta vivendo il miglior periodo della carriera e rappresenta ormai un insostituibile in coppia con Romagnoli: si procede verso l’allungamento.

orsoliniLa prossima scadenza, però, è ancora più vicina. L’idea dei vertici rossoneri è di concedere un premio-vittoria a rosa e staff in caso di successo in Supercoppa a Doha, ma serve sempre l’ok di SES che rende più complesso e lungo l’iter gestionale. Le idee, comunque, non mancano, la speranza di alzare il 29esimo Trofeo dell’era Berlusconi nemmeno. Montella crede nell’impresa, sarebbe la prima vera gioia da allenatore, e i cinesi fanno il tifo.

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