Spalletti: “Domani partita da vincere, al Milan toglierei Montella”

Queste le dichiarazioni rilasciate, durante la conferenza stampa precedente la gara interna contro il Milan, da Luciano Spalletti: “Quella di domani è una partita da vincere perché il nostro futuro è adesso. Dobbiamo pensare soltanto a battere il Milan. Ora. Il resto non conta. Roma-Milan spot per il calcio italiano? Può esserlo, sì, così come lo è stata Cagliari-Napoli. È corretto dire che il calcio italiano è in crescita e si gioca ad alto livello, ma noi vogliamo essere solo la squadra che batterà il Milan, non l’anti Juve“.

Su Montella: “Lo toglierei ai rossoneri, qui è casa sua e certamente tornerà da allenatore della Roma perché è un grande tecnico. La Roma è stata costruita per vincere, il Milan no: io sto facendo una cosa normale, lui straordinaria e, quindi, tra i due, è quello bravo, adesso. Mi ha perdonato per quando non lo facevo giocare e mi fa piacere, è più facile capire i genitori, quando lo si diventa. Anche lui ha già due o tre giocatori che lo perdoneranno. Il pregio del Milan è la gestione della palla, il suo marchio di fabbrica è il collettivo, come quando Montella giocava, non aveva bisogno della palla lunga e le sue squadre sono così. Era sveltissimo con i piedi, è sveltissimo adesso con la testa e l’astuzia. Sarà una partita bellissima, tutte e due le squadre vorranno fare la partita e vorranno vincere. Si giocherà palla a terra, ma come sempre nel calcio di oggi servirà un po’ di fisicità“.

E ancora: “Differenze rispetto allo scorso anno? C’è Dzeko, ma io ho sempre visto la mia Roma con lui, anche quando non giocava. E la preferisco così. Io preferirei andare in vantaggio prima possibile e gestire, ancora non abbiamo un’identità così forte per tutti i novanta minuti, ma ci arriveremo prima possibile. Non siamo legati a queste due partite contro Milan e Juve, il nostro obiettivo è migliorare sempre. Non è che, se non vinciamo, smontino la piscina nuova per il recupero degli infortunati. Il derby? Ne riparleremo nel 2017, va solo evidenziato il buon lavoro di Peruzzi. Totti? Purtroppo, ha la febbre alta con un virus intestinale. Salah? Avesse potuto giocare anche solo venti minuti, l’avrei portato“.

Impostazioni privacy