GaSport, Van Basten: “Il Milan cinese non mi va giù. Che tristezza San Siro vuoto. Vi svelo il mio più grande rammarico…”

In vista del big match di San Siro tra Milan e Napoli, i colleghi de La Gazzetta dello Sport hanno intervistato due leggende del club, Van Basten per la parte rossonera e Maradona per la compagine campana. Lunga ed interessante la chiacchierata avuta con il fuoriclasse olandese, queste le dichiarazioni più salienti: “I colori rossoneri sono nel mio cuore, ma sopratutto spero sia una partita spettacolare. Il mio rimpianto più grande per il ritiro precoce è che mi ha privato, ci ha privato, di nuovi trionfi. Il nostro ciclo sarebbe durato altri 3/4 anni. In Italia e nel mondo. In confronto la striscia del Barcellona di Messi sarebbe poca cosaChi tra Sacchi e Capello? Due grandi allenatori, ma personalmente preferisco Fabio. Lasciava spazio all’inventiva dei giocatori, ci dava la possibilità di improvvisare. Con Sacchi ogni mossa era studiata in modo ossessivo. Insomma, il metodo di Capello è più vicino al mio credo calcistico e penso che sia anche meno usurante dal punto di vista mentale. È un’opinione…“.

Sul Milan attuale: “Vero, è fuori dall’Europa. Ma sa che cosa mi mette più tristezza? Vedere San Siro mezzo vuoto. Una cosa inconcepibile ai miei tempi. Era una bolgia contro il Napoli, ma pure se c’era l’Empoli. E le cose non vanno meglio negli altri stadi italiani, quasi tutti rimasti agli Anni 90. Al Milan mancano giocatori, ma pure una struttura moderna. La Juventus comanda perchè ha dei campioni in rosa e lo stadio pieno. Sono stati bravi, la società ha investito nel futuro e ora raccoglie i frutti. Si possono permettere di pagare Higuain 90 milioni di euro, di puntare sul talento di Dybala. Ma c’è una cosa che non capisco. Milano ha una città ed una regione potenzialmente superiore a Torino e al Piemonte. Sia come bacino di persone, sia a livello economico. Nel calcio arranca, davvero strano. Milano deve stare avanti. E in scia la Juventus con Roma, Napoli e le altre grandi città“.

La possibile cessione ai cinesi: “Non posso pensare ai cinesi padroni di Inter e Milan, due società così gloriose devono restare agli italiani. Non è solo una questione di fascino e storia, di Moratti o Berlusconi. C’è anche la passione: non ha prezzo. No, il Milan ai cinesi proprio non mi va giù. Ho chiamato Berlusconi per i suoi 80 anni, era un po’ preoccupato perchè doveva andare negli USA per l’operazione al cuore. Il Milan del presidente Berlusconi ha fatto la storia del calcio, gli sarò sempre grato di avermi dato la possibilità di far parte di quella squadra“.

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