Ocampos e chiesa, il talento inesploso ora cerca di imporsi nel Milan. Primo passo: diventare meno prevedibile

Ora Ocampos dovrà ricominciare il suo giro alla scoperta delle chiese: cosa che ama fare insieme alla famiglia, un modo per visitare una nuova città. Il prossimo acquisto rossonero è religiosissimo, pieno di talento fin dai tempi del River Plate da giovanissimo ma ancora inesploso in Europa.

Lucas è un’ala sinistra che ama giocare con il piede destro, gli piace molto partire largo per poi accentrarsi puntando all’area di rigore, alla ricerca del tiro vincente. Gran fisico, discreta potenza e buona tecnica, spiega La Gazzetta dello Sport, soprattutto coraggio e personalità da vendere; nonostante abbia solo 22 anni. Senza paura di avversari, squadre o stadi, senza differenza: cerca sempre la giocata. Il difetto è che troppo spesso si rende prevedibile, cercando con monotonia la stessa soluzione. E così per le difese marcarlo, anche in raddoppio, non è difficile. Deve crescere, possedendo comunque una resistenza importante che gli consente di coprire tutta la fascia, tornando pure a dare una mano più dietro. Perfetto per il 4-3-3, specie se sul lato opposto c’è un inventore di cross come Suso, abile in un 4-4-2 come seconda punta e forse come esterno di centrocampo.

Con il Genoa ha segnato 3 gol, giocando però titolare solo in 12 occasioni. Colpa dell’infortunio al ginocchio, leggera lesione al collaterale destro accusato a fine settembre nella sfida col Pescara. Stop che lo ha cancellato dai protagonisti dei rossoblu, rallentandone l’inserimento negli schemi di Juric e nella Serie A. Ma la classe non manca: fantasia, strappi, velocità. La scuola Milan dovrà fargli variare il suo repertorio, quale scuola migliore, mettendolo nelle condizioni di incidere come sa.

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