Allarme rosso, ora le partenze false sono diventate fatali

Ancora un primo tempo sottotono, ancora un Milan formato diesel. Questa volta però la rimonta non è stata completata, ma è riuscita solo a metà. partire sotto di due gol e riuscire a rimontare non è sempre possibile e, se con il Torino i primi 15′ della ripresa hanno permesso di portare a casa un punto, con il Napoli non è bastato il gol di Kucka ed il forcing ad inizio ripresa per rimettere le cose a posto. Allora serve un’approccio diverso alla gara, un avvio migliore, sotto tutti i punti di vista. I primi tempi a rallentatore, però non sono una novità, ma purtroppo sono diventati una costante della compagine di Vincenzo Montella che, in quasi tutte le partite fin qui disputate, è riuscita sempre ad uscire alla distanza e a disputare ottimi secondi tempi.

C’è un dato, però, che rende ancor più gravi queste continue partenze ad handicap. Un’inversione di tendenza tra molte partite del girone d’andata e le prime due di questo girone di ritorno. In molti casi, infatti, il Milan non ha disputato grandissime prime frazioni di gara, ma è riuscito a tenere il risultato in parità e ha poi approfittato dei secondi tempi, sempre migliori, per portare a casa la partita. Nella prima parte di stagione, come detto, è successo tante volte ed era un po’ una consuetudine che sorrideva ai rossoneri. Torino, Sampdoria, Sassuolo, Juventus, Pescara, Empoli, Crotone: sono tutti esempi di come in passato il Milan, pur soffrendo molto nella prima frazione, è riuscito a mantenere il match in equilibrio per poi colpire nella ripresa.

Questa caratteristica tutta milanista in molte gare del girone di andata, ora è venuta un po’ a mancare ed è stata pagata a caro prezzo nelle ultime due sfide. Al di là che, come è normale che sia, bisogna cercare di migliorare un dato infausto che vuole il Milan raggiungere la rete solo nove volte delle trentuno totali nei primi 45′ di gioco, ci si potrebbe quantomeno accontentare di tornare ad essere più resistenti e non chiudere i primi tempi sotto di uno o addirittura due gol. La squadra soffre troppo le partenze lanciate degli avversari e non riesce ad essere quasi mai pericolosa. Quest’inversione di tendenza repentina poi ha peggiorato ancora la situazione e ha costretto il Milan a dover rincorrere l’avversario addirittura da un doppio svantaggio.

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