Montella può sorridere, Sosa e Gomez rispondono presente

Una vittoria che garantisce il passaggio del turno e l’ennesima sfida alla Juventus di Massimiliano Allegri, ma anche una vittoria che amplifica le consapevolezze di una squadra che, sotto la sapiente mano di Vincenzo Montella, continua a fare bene e a crescere. La squadra che ieri sera ha regolato di misura il Torino non si distanziava molto dal Milan tipo, quello titolare che abbiamo visto in questi primi mesi stagionali. C’erano Suso e Bonaventura ad inventare lì davanti, c’era Donnarumma a compiere miracoli in porta e c’era Paletta a comandare la difesa. Nell’undici di partenza c’erano anche Lapadula e Bertolacci che non sono a tutti gli effetti dei titolari ma, soprattutto nell’ultimo periodo, sono stati tenuti spesso in considerazione dal tecnico rossonero. Le uniche due assolute novità, invece, erano rappresentate dalla presenza in campo di Josè Sosa davanti alla difesa e di Gustavo Gomez al fianco di Gabriel Paletta.

Riserve a tutti gli effetti, i due hanno preso rispettivamente il posto di Manuel Locatelli in cabina di regia e dell’influenzato Alessio Romagnoli in difesa. A differenza di altre volte, però, i due sudamericani rossoneri si sono giocati bene la chance che li è stata concessa da Montella. Entrambi sono cresciuti alla distanza ed hanno fatto vedere le migliori cose nel secondo tempo, dopo una prima frazione titubante in linea con il resto della squadra. Il centrale paraguayano è stato quello che ha maggiormente convinto con una prova complessiva che può essere giudicata ben oltre la sufficienza. Dopo qualche errore nei primi 45′, dovuto anche ad un po’ di ruggine accumulata in panchina nelle ultime settimane, Gomez ha acquisito sempre maggiore sicurezze e si è distinto per aver vinto tutti i duelli aerei e per aver bloccato molte offensive dell’attacco del Torino.

Da lui e da una palla intercettata in difesa è partita, infatti, l’azione del secondo gol rossonero. Ed è stato sempre lui, a pochi minuti dallo scadere dei tempi regolamentari, ad aver brillantemente fermato un’azione pericolosa granata dopo un errore del suo compagno di reparto. Difficilmente riuscirà ad impensierire i titolari Paletta e Romagnoli, ma ieri sera ha dato l’ennesima dimostrazione che Montella può e potrà fare affidamento su di lui. Anche l’argentino Sosa ha offerto una buona prova, dopo un primo tempo in cui era stato un po’ assente. Non abituato al ruolo di regista davanti alla difesa, si è scrollato un po’ di polveri bagnate con il trascorrere del tempo ed è migliorato di minuto in minuto. Nel secondo tempo si è fatto apprezzare per qualche buona apertura e per una prestazione complessivamente molto ordinata. A differenza di Gomez, Sosa potrebbe avere qualche chance in più di ritagliarsi il suo spazio a centrocampo, visti gli acciacchi di Mati Fernandez, la giovane età di Locatelli e i continui balbettii di Bertolacci.

Impostazioni privacy