TS, scatole cinesi per il Milan: dubbi su soldi e finanziatori. Anche Fassone è spiazzato

Che ruolo avrà Huarong in Sino-Europe Sports? E sopratutto: chi ha depositato i soldi (830 milioni di dollari di Hong Kong, pari a 102 milioni di euro) nella Willy Shine International Holdings Limited, società con sede nelle British Virgin Islands, un paradiso offshore ritenuto da ogni esperto di finanza come il luogo ideale per nascondere soldi detenuti all’estero? Una domanda alla quale è praticamente impossibile rispondere, il che rende ancora meno trasparente una trattativa, quella tra Fininvest e i cinesi, in cui sono ancora molti i punti oscuri. Esordisce così la versione odierna di Tuttosport analizzando le ultime tematiche riguardanti la cessione societaria del Milan.

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Al primo quesito, prosegue Tuttosport, si può provare a fornire una spiegazione. Nel noto documento pubblicato da “Calcio e Finanza“, si fa riferimento chiaro China Huarong Asset Management Corporation che, secondo i colleghi, sarebbe servita a Yonghong Li come garante per Fininvest, in cambio del pegno della “Rossoneri Sport Investement”. Qualora le autorizzazioni di Pechino dovessero mancare anche per il closing, SES ha già fatto trapelare che userebbe lo stesso stratagemma, creando però la paradossale situazione di incapacità di capire chi sia a capo di tutto.

Come se non bastasse, nella giornata di ieri dalla Cina sono rimbalzate voci poco confortanti per Yonghong Li. L’Amministrazione Generale dello Sport è infatti entrata in tackle sulla fuga di capitali travestita da acquisti calcistici, imponendo dei paletti chiari. Mossa strategica al fine di evitare che alcune società possano spostare miliardi all’estero sotto forma di esborsi nel mondo del pallone. Un problema in più che rischia di zavorrare ulteriormente i progetti di Yonghong Li che già si era arenato sulle autorizzazioni che avrebbero dovuto concedere la NDRC (National Development & reform commission), il Ministero del Commercio e la SAFE (State Administration for Foreign Exchange). Tutto ciò, conclude Tuttosport, avrà provocato una bella emicrania a Marco Fassone che mai si sarebbe aspettato una simile telenovela.

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