Bacca tra il dire e il fare

C’è un’enorme differenza tra le parole, le intenzioni di Bacca e quello che lo stesso Bacca fa vedere in campo. È lodevole che abbia offerto una cena alla squadra per farsi perdonare l’uscita stizzita dal terreno di gioco, ma sarebbe ben più importante che non si lamentasse coi compagni ogni qual volta non riesce a controllare un pallone o a calciare in porta.
Dichiarare che si desidera giocare in Europa col Diavolo, fa piacere a tutti nell’ambiente Milan, però francamente il suo linguaggio del corpo, si discosta parecchio da quanto espresso da Carlos nelle ultime interviste.

Nel pomeriggio di ieri è arrivato il rifiuto del colombiano al Tianjin di Cannavaro. Declinata l’offerta da 12 milioni l’anno a lui e oltre 30 al Milan. Cifre significative davvero. Siamo così sicuri che da parte del club la risposta sarebbe stata la stessa se non vi fosse stato il solo Lapadula in rosa come punta centrale? Era necessario regalare Luiz Adriano al primo pretendente a gennaio?

Chiaro ormai è febbraio e il marcato europeo è chiusissimo da settimane, ovvio che Bacca debba restare. Tuttavia la bolla di negatività nella quale si è chiuso Carlos, non sarà facile da far scoppiare. Speriamo cambi presto qualcosa, per il bene del nostro Milan.

Twitter: @fabryvilla84

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