La conferma Deu e la sorpresa Ocampos: ecco le ali per volare in Europa

Se estrapoliamo le polemiche per gli episodi arbitrali e analizziamo da un punto di vista tecnico la partita contro il Sassuolo, in casa Milan possiamo trovare una splendida conferma e una bella sorpresa forse pronta a sbocciare.

La conferma parla spagnolo e risponde al nome di Gerard Deulofeu. Il 7 rossonero non ha lasciato il segno con un assist o con un gol e probabilmente non ha fatto la sua miglior partita da quando è arrivato a Milano ma è sempre e comunque l’uomo in più di questa squadra. Veloce, imprevedibile e spettacolare. Da quando è uscito Jack per infortunio l’esterno d’attacco milanista si è impadronito della fascia sinistra e si è calato subito nel ruolo di leader tecnico del gruppo. I compagni si fidano, lo cercano e lo assistono, perché conoscono le sue qualità. Anche al Mapei Stadium ha dato l’impressione di poter spezzare la gara ogni volta che ne avesse voluto voglia e ha mandato due volte l’uomo davanti a Consigli. Micidiale nelle ripartenze a campo aperto, deve migliorare nella continuità all’interno della gara ma appare già imprescindibile. E’ arrivato da un mese ma in prestito secco e se i cinesi vogliono presentarsi bene, oltre al rinnovo di Gigio, dovrebbero prendere a titolo definitivo anche questo funambolo catalano.

La sorpresa invece è Lucas Ocampos. Dopo la negativa trasferta romana dove è sembrato un pesce fuor d’acqua, contro i neroverdi, quel poco che ha giocato, ha fatto assaporare le sue qualità. Solo un assaggio ma molto gustoso. Montella l’ha buttato nella mischia nel finale, nel ruolo inedito di punta centrale e lui ha fatto quello che si richiede a un centravanti quando la squadra è assediata e soffre: tenere la palla, prendere falli, far respirare ed essere letale in campo aperto. Una ripartenza ha fatto ammonire Duncan ma nel complesso è l’atteggiamento che è stato molto apprezzato. Ha aiutato più lui la squadra in una manciata di minuti che Bacca in tutta la gara. Dettagli che alla lunga potrebbero fare le differenze e far scalare le gerarchie. La corsa all’Europa sarà lunga e ancora complicata ma con queste due nuove ali il decollo fa meno paura.

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