Pioggia di milioni per Bacca: il Tianjin fa sul serio. I dettagli dell’intreccio di mercato

Il dilemma comincia a diffondersi per l’Europa: “Ma tu, in cambio di un monte di soldi, andresti in Cina?“. Prendere o lasciare. Tevez, per non sbagliare, ha preso e ora sembra già pentito: vorrebbe tornare in Argentina, Shanghai non è di suo gradimento. La città del momento però è Tianjin, che sarà anche gemellata con Bergamo ma non vuole Petagna. Vogliono sì un attaccante, ma lo cercano in altre latitudini, sotto le direttive di Fabio Cannavaro. Più precisamente guardano a Milano e Firenze. Dell’interesse per Nikola Kalinic già si sapeva da tempo, quello per Carlos Bacca è più fresco e recente. Esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport.

Il club cinese, si legge, ha parlato con il procuratore del colombiano, sottolineando come i soldi non siano affatto un problema. Si vocifera di ingaggio in doppia cifra, superiore ai 10 milioni di euro stagionali. E allora cosa blocca il trasferimento? 3 motivi tanto semplici quanto basilari. Motivo numero 1: il Diavolo non ha ricevuto alcuna offerta, ed il mercato cinese chiude tra pochi giorni, il 28 febbraio. Motivo numero 2: come il club non cerca acquirenti, la stessa punta è felice di essere a Milano e al Milan, nonostante la stagione deludente a livello personale. Motivo numero 3: Bacca non sarebbe la prima scelta di Fabio Cannavaro, bensì una semplice alternativa.

Detto del trittico di motivazioni, potrebbe aggiungersi al mix anche il difficile momento di transizione del club. Galliani dovrebbe inizialmente valutare l’offerta, si dice sui 30 milioni, parlarne con Fassone, incassare un eventuale doppio ok alla cessione (quello di Berlusconi e di Sino-Europe) e poi chiudere la trattativa con la dirigenza del Tianjin. Complicato vero? Ecco spiegato lo scenario sul fronte Bacca: una situazione calda ma piuttosto lontana dalla realtà. Nonostante la pioggia di milioni prevista.

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