Tra closing e slittamenti, Montella si scopre scettico. Lo scenario

Rivendica la sua lungimiranza, Vincenzo Montella. Ed in effetti è la prima volta, da quando siede sulla panchina del Milan, che non si trincera dietro ad una frase di circostanza, quando gli viene chiesto un commento sui cinesi e sul closing. “Fino a qui non ho detto nulla, ho fatto bene no?“, ha sorriso l’allenatore. Che non è una frase clamorosa, sia chiaro, ma che testimonia come anche il tecnico, ormai, sia entrato nella schiera dei cino-scettici. Gruppo che ha avuto in passato isolate e solitaria frequentazioni, mentre oggi si assiste alla classica salita sul carro, nel momento in cui anche da casa Fininvest, incredibile ma vero, cominciano a palesare dubbi sull’est della trattativa. È questo l’incipit di Tuttosport dedicato ai dubbi di Montella sul futuro Milan.

Vincenzo, di fatto, si era sempre e solo confrontato con Galliani e Berlusconi, ma l’uscita di ieri lo libera per la prima volta dalla necessità di “accontentare due padroni”, scrive Tuttosport. Probabilmente, riporta il quotidiano, la trattativa andrà verso una fumata nera, con Fininvest che tratterrà per sé la caparra e tanti saluti al gruppo cinese. Ma la situazione, si legge, rimarrebbe comunque difficile per il futuro. Berlusconi, prosegue il giornale torinese, non ha voglia di investire, avendo perso, slancio, energie (e forse capitali) nel futuro del club. Non bisogna nemmeno strapparsi i capelli perchè l’inaffidabilità dimostrata dai cinesi non avrebbe potuto far altro che intaccare la gestione societaria. Dunque, che succederà? Che fine farà Vincenzo Montella?

È la domanda che circola negli ambienti rossoneri. Il tecnico ha certamente fatto un ottimo lavoro, godendo anche dei gradimenti dirigenziali, ma in una simile situazione di caos si starebbe guardando attorno. Anche per capire che Milan verrebbe allestito nel prossima futuro. E allora, se le sirene della Roma riprenderanno a suonare, chissà che il tenni non comincia ad ascoltarle.

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