Gattuso: “Milan? Sogno durato 13 anni, ma volevo lasciare dopo Istanbul. Su Kakà e Ibrahimovic…”

Ospite ieri sera a Sky Calcio Club, Gennaro Gattuso ha toccato diversi temi con la schiettezza e la sincerità che l’ha sempre contraddistinto. Non poteva non soffermarsi in particolare su quella che è stata la sua casa, su quello che avrà sempre un posto riservato e particolare nel suo cuore, il Milan:

É stato un sogno durato 13 anni, ma dopo Istanbul volevo cambiare ariaL’ho vissuta male. Quando vinci una finale 3-0 a fine primo tempo e poi la perdi in quel modo ci vogliono mesi per riprenderti“. In rossonero ha giocato 335 partite, ma ricorda in particolare le partite contro la Juventus, una delle quali decise proprio da una sua rete: “C’era una grande rivalità, ma anche grande rispetto reciproco“.

Un episodio della sua carriera è la lite con Christian Poulsen, in un Milan-Schalke 3-2: “Mi ero arrabbiato, perché maltrattare Kakà era una cattiveria. Gli faceva dei falli inutili, da cattivo. Kakà non faceva male nemmeno a una formica“. Rino Gattuso ha parlato poi anche di Zlatan Ibrahimovic, con il quale aveva un rapporto particolare: “Ibra non voleva perdere mai. Lui è così, quando ti prende il numero della targa, la multa ti arriva sempre a casa. Lo scontro Onyewu-Ibra? Non ci fu nessuno scontro, era stato un brutto contrasto. Dopo ho avuto io la brillante idea di andare lì in mezzo a dividerli e ho preso due schiaffi. Ibra comunque è molto esigente quando gioca e quando si allena dà sempre tutto. Ha una grande professionalità“.

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