Juventus-Milan, l’onda lunga dei veleni tra accuse e stangate

Il veleno è nella coda, ma è una coda bella lunga. Iniziata al temine della partita, proseguita ieri e destinata a volteggiare a lungo sui rapporti dei due club. Un po’ come avvenne per il gol fantasma di Muntari. Juventus-Milan senza pace. Dopo il furibondo epilogo dello Stadium, con il rigore fischiato a favore della Juve all’ultimo respiro, la faccenda il giorno dopo è tornata d’attualità con un lancio Ansa che – citando fonti vicine al club bianconero – ha parlato di danni allo spogliatoio ospiti dello Stadium: alcuni giocatori del Milan – riporta il lancio – avrebbero sfogato la loro rabbia danneggiando arredi e insegne bianconere. Esordisce così l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, analizzando gli incresciosi fatti del post gara.

La notizia, racconta la Rosea, ha ovviamente acquistato risonanza mediatica enorme, ma da Via Aldo Rossi preferiscono il silenzio. Non si parla e non si commenta, su tutta la linea e a qualsiasi livello. Partita? Nulla da dire. Episodi arbitrali? Nulla da dire. Accuse post? Nulla da dire. Una scelta di coerenza, nella quale risuonano le parole di enorme eleganza del solo Montella, con toni contenuti e scusandosi per tutti e tutto. Anche della sgradevole scenette alzata da Carlos Bacca, rientrato in campo al termine della sfida. Ma non è l’unico che rischia.

Mentre i bianconeri erano sotto la curva a festeggiare, gli arbitri venivano accerchiati dal mondo rossonero in protesta, tra chi cercava chiarimenti e chi insultava. Fra i più agitati c’era Gianluigi Donnarumma. Alcuni atleti rossoneri sono stati portati via a forza per evitare guai peggiori. Ed ora si aspetta la decisione di martedì, quando il giudice sportivo sceglierà eventuali stangate per i giocatori del Diavolo.

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