Lapa, ora tocca a te

Federica Barbi è laureata in Lettere Moderne e Giornalista Pubblicista dal 2012. Collabora con SpazioMilan.it quasi dalla sua nascita, esattamente dall’aprile del 2012. Segue il Milan dalla lontana Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ma quando può corre a rifugiarsi a San Siro, per seguire da vicino le vicende rossonere. Attualmente collabora anche con Vesuvio Live e Betclic. 

Quella di Gianluca Lapadula è una storia che poteva essere ma che non è stata. La storia del ragazzo – non più ragazzino – che dopo più di 10 anni di gavetta e di girovagare da Nord a Sud, in piazze modeste, arriva al Milan, a quasi 27 anni, e sceglie una maglia che racchiude storia e tanti sogni, confermando sul campo premesse e promesse. Ma se il lieto fine nelle fiabe è quasi scontato, nella realtà è molto meno inflazionato, tant’è che Gianluca è solo a metà del suo racconto rossonero, ma di gioia pura e concreta ce n’è ancora poca.

E’ anche vero, però, che non ci sono particolari mostri, mentre gli alleati sono tantissimi: i tifosi lo hanno amato dal primo momento, forse perché oltre al numero dietro le spalle hanno visto altro in comune con il grande 9 della recente storia rossonera. Grinta, cattiveria agonistica, cuore e passione: è questo che smuove la gente ed è questo che muove le gambe di Lapadula.

C’è un nemico, però, nella sua storia: il tempo. Il tempo non concede pause, il tempo non concede tempo. E Gianluca di tempo non ne ha avuto moltissimo e ne avrà altrettanto, da qui alla fine del campionato. Per lui, fin qui, solo 5 reti e 2 assist in 18 partite. Di queste, poche da titolare. L’ultima, in Serie A, risale a 3 mesi fa, al 17 dicembre, giorno dello 0-0 casalingo con l’Atalanta.

Alla ricerca continua di un’occasione che gli cambi la vita, Lapadula potrebbe averla trovata, ma deve sfruttarla. Il post partita concitato di Juventus-Milan, infatti, porterà con sé molti strascichi, che in questo caso sono squalifiche: il suo compagno e rivale di reparto, Carlos Bacca, salterà infatti una giornata di campionato.

L’assenza del colombiano dovrebbe corrispondere alla titolarità di Lapadula nel match di sabato contro il Genoa. Che sia tridente leggero o eventuale falso nueve, Gianluca non può mancare all’appuntamento con il destino. Siamo già a marzo, questa è forse l’ultima chiamata che può cambiare le sorti della sua stagione. La sua storia è in corso, il finale ancora in sospeso: forse non sarà un vero e proprio lieto fine, ma speriamo almeno non sia un addio…

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