Il calendario sorride al Milan: sei gare su nove da vincere per forza

Pescara, Palermo, Inter, Empoli, Crotone, Roma, Atalanta, Bologna, Cagliari. No, non siamo impazziti, non stiamo citando a caso delle squadre di Serie A. I tifosi del Milan hanno già compreso l’elenco, sanno a memoria questa filastrocca che corrisponde alle ultime nove sfide che mancano al termine della stagione.

La lotta per l’Europa League è serrata e analizzando il calendario scopriamo che quello del Diavolo non è così proibitivo. Ovviamente trai tifosi e gli addetti ai lavori hanno più fascino le sfide decisive con Inter, Roma e Atalanta ma questo è un errore che non dovrà compiere la banda di Montella. Non vincere le altre sei sfide, contro le squadre più abbordabili, sarebbe un errore imperdonabile e gravissimo: i rossoneri dovranno sfidare le ultime quattro della classe ma il rischio di sottovalutarle  esiste, anche perché contro le compagini dietro in classifica il Milan non ha brillato quest’anno: vedi le sconfitte con Udinese e Samp tra le più recenti. Anche perché, vero che era inizio stagione con tutte le attenuanti del caso, ma ad esempio il Palermo ha pareggiato a San Siro contro l’Inter e ha addirittura vinto a Bergamo contro l’Atalanta e i rossoneri nel girone d’andata hanno sì vinto ma sempre di misura, soffrendo e rischiando. E anche contro quelle sopra il bilancio non è rassicurante: zero punti contro il Napoli, una vittoria e una sconfitta contro la Juve, sconfitta contro la Roma e due pareggi nel derby e contro l’Atalanta. L’unica squadra con cui il segno è positivo è la Lazio, vittoria all’andata e pari al ritorno. Ma il Milan, nonostante stia correndo rimane sempre sotto e resta inesorabilmente al settimo posto.

Mai come in questo caso la banale e ripetitiva frase ‘dobbiamo pensare a una gara alla volta...’ ripetuta fino alla nausea da ogni allenatore, corrisponde alla realtà. Le altre corrono velocissime e quest’anno per andare in Europa League serve una media da ChampionsSui 27 punti ancora disponibili il Milan deve conquistarne 18 per poi giocarsi tutto negli scontri diretti. Senza scuse e senza errori, Milan metti la sesta e torna in Europa.

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