Un esperimento futuribile: Sosa e Locatelli insieme, si può (ri)fare

Nel pre partita di Milan-Chievo, le scelte di formazione di Vincenzo Montella facevano discutere giornalisti ed addetti ai lavori. Nello specifico, il doppio regista basso con Sosa e Locatelli aveva creato più di qualche semplice interesse. Erano attesi già da qualche settimana a dir la verità, quando per la prima volta il tecnico rossonero aprì le porte alla soluzione tattica: “Per me sono complementari, possono giocare insieme“. Con una settimana di ritardo, ecco la sperimentazione pratica del progetto ideato su carta: riposano Kucka e Pasalic, spazio a Locatelli, Bertolacci ed al confermatissimo Sosa. Si accendono i riflettori di San Siro sulle idee del condottiero campano.

E, ad essere onesti, inizialmente le cose non hanno funzionato. Nei primi minuti, il Diavolo con il doppio play si è schiantato contro una mediana gialloblù organizzata, precisata ed ordinata in ogni automatismo. Birsa infastidiva il giovane Locatelli, mentre il passo di Castro e soci faceva a fettine la poca mobilità del volante argentino. Passata la “mareggiata”, se così possiamo chiamarla, i due hanno trovato le giuste tempistiche, facendo girare al meglio gli ingaggi del cuore del Diavolo. ‘Loca’ più schiacciato, maggiormente a supporto dei centrali, José libero di inventare e di smistare palloni per Deulofeu e Suso, rilevato poi dall’ottimo Ocampos.

Fino al momento della sostituzione del classe ’98, i due hanno funzionato bene, mostrando margini di crescita. Nonostante lo stesso ruolo e gli stessi compiti, i protagonisti non si sono mai pestati i piedi, confermando la tesi di Montella che sosteneva fossero integrativi. L’esperimento non regala riscontri scintillanti o pirotecnici, ma la prima prova è passata senza crolli o problemi strutturali, dimostrando la bontà del progetto. In ottica futura, sopratutto in casa e contro determinati avversari, il Diavolo potrà schierare una nuova soluzione tattica per attivare il proprio tridente. Bene, bravi, bis: in attesa di rivedere l’esperimento.

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