La zona Cesarini sorride al Milan. Con il gol di Zapata sono undici i punti acciuffati nel finale dai rossoneri

Le zampate, alla Zapata, sul finale tengono a galla il Milan. L’insperata rete al 97′ del colombiano è risultata fondamentale per la corsa all’Europa. Perché non solo ha consegnato un punticino ai rossoneri, ma soprattutto ne ha tolti due ai cugini dell’Inter, che con la vittoria avrebbero scavalcato la banda Montella escludendola definitivamente dalla bagarre per le coppe. Sì, perché il punticino strappato per miracolo lascia il Milan al sesto posto in classifica a contatto con le altre due pretendenti per l’accesso alla seconda competizione continenatale Lazio e Atalanta, anche loro sabato scorso stoppate sul pari.

I rossoneri sono ancora lì, grazie all’ennesimo gol in zona Cesarini. Già, perché con quello del derby diventano undici i punti acciuffati sul finale. Emblematici sono le quattro lunghezze conquistate da Giunluca Lapadula
rispettivamente contro Palermo e Crotone, che stavano fermando i milanisti sul risultato di parità fino a pochi istanti dal termine del match. Stesso numero di punti li ha portati anche il criticatissimo Carlos Bacca, grazie al gol, appena entrato, segnato in trasferta alla Samp all’85’ minuto e quello realizzato a San Siro contro il Cagliari, sfruttando un assist molto fortunato del suddetto numero 9 milanista. Altri due in casa rossonera li ha poi consegnati la coppia Deulofeu-Pasalic nell’eroica impresa di Bologna, nella quale in doppia inferiorità numerica realizzano rispettivamente un assist al bacio e la rete del definitivo 0-1.

E poi appunto il punto conquistato da Zapata nell’extratime della prima stracittadina made in China. Il novantesimo minuto, uno più – uno meno, sorride al Milan dunque. Un Milan che non molla mai, che non muore mai. È questa la forza della squadra targata rossonera che, dopo tre stagioni di critiche per assenza di carattere e di grinta, con Montella ha trovato finalmente quella voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo e di ottenere il risultato con le unghie e con i denti. Come sabato scorso, in maniera sporca e casuale, ma pur sempre fondamentale per la corsa all’Europa.

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