Nesta: “Donnarumma è un fuoriclasse. Talenti? Punto su Rugani e Romagnoli. Quella prima volta al Bernabeu…”

Alessandro Nesta, attuale allenatore di Miami Fc (terzo nella Nasl, la serie B americana), nel corso di un’intervista ad Extratime ha toccato differenti tematiche.

Il binomio Juventus-Napoli: “I bianconeri continuano ad essere i più forti. Hanno soldi e sanno come spenderli: sono bravi a programmare. Anche quando rinunciano a un calciatore eccellente come Pogba, hanno subito in mano le operazioni giuste per rinforzarsi. Napoli? Un palleggio come quello di Sarri è esteticamente bello da vedere: uno stile di gioco che non può non accattivare. E le sue idee ormai sono seguite da diversi colleghi. Ma la Juve pratica un calcio più efficace. E alla lunga lo scudetto lo vince sempre lei. Io però sto con il tecnico azzurro. Punti di vista, naturalmente. In Italia,rispetto agli anni passati, si vede un numero maggiore di belle partite.

Una Juve da ChampionsSì. Ma se ce la farà, sarà un po’ una sorpresa. Però è attrezzata per provarci. E non vedo altre squadre con difensori così bravi, un ottimo centrocampo e un attacco con Higuain. Mi piace molto il mix che hanno dietro: i veterani Bonucci, Chiellini, Benatia e l’allievo Rugani. Ha un’occasione imperdibile per imparare dai grandi. Come successe a me al Milan. La prima volta che mi trovai dentro al Bernabeu ero emozionantissimo, mi girai e vidi le facce rassicuranti di Maldini e Costacurta: bastavano quegli sguardi per insegnarti ad affrontare certe situazioni.

I nuovi talenti italiani: Andrei piano sulla parola “talenti”: magari tre o quattro. Gli altri sono giocatori bravi. Il vero fuoriclasse è Donnarumma: può arrivare al livello di Buffon. Fra i difensori vedo Rugani e Romagnoli. Me li porterei volentieri con me a Miami. Chi dei due sarà più bravo lo dirà il tempo”.

La sorpresa:Simone Inzaghi e la sua Lazio. Gioca un bel calcio ed è andato al di là delle aspettative. Sono felice pure per Pippo, che con il Venezia ha già ottenuto la promozione. Non avrei mai immaginato per loro una carriera da allenatori”.

Una soluzione per la Serie A: “Eliminare un paio di squadre e accorciare il calendario. Sempre meno società hanno i soldi per essere competitive e allora togliamole di mezzo. Così avremmo un campionato più combattuto e risolveremmo il problema della noia”.

fonte: gianlucadimarzio.com
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