Primavera, NAPOLI-MILAN/ Zanellato e Hadziosmanovic leader, El Hilali e Forte non brillano

Dagli inviati al Centro Sportivo di Sant’Antimo, Vittorio Perrone e Pasquale Giacometti.

Guarnone 6: Non ha una mole imponente di lavoro da svolgere, il Napoli non s’affaccia con insistente pericolosità dalle sue parti. Reattivo due volte nel primo tempo, blocca una conclusione mancina di Liguori e un colpo di testa ravvicinato di Russo. Non appariscente ma sempre efficace, svolge con mestiere e diligenza il proprio dovere. Sfiora il pallone sulla conclusione di Della Corte ma non riesce a respingerlo in corner.

Hadziosmanovic 7: Terzino dai mille polmoni, sfreccia sul suo out di competenza sin dai primissimi minuti. Va spesso al cross nel primo tempo, cala sotto il profilo offensivo nella ripresa ma quando c’è da guardarsi le spalle lo fa sempre egregiamente. Soffre pochissimo e pesca il jolly dal cilindro. Su un contropiede 5 contro 2 trova la magia e sorprende Marfella con un pallonetto da 35 metri. Goal capolavoro come ciliegina su una torta gustosissima.

Bellodi 6: Luci (tante) e ombre (qualcuna) in una prestazione comunque soddisfacente da parte dell’intera squadra. Mette una pezza su Liguori, copre bene in un primo tempo chiuso egregiamente. La ripresa porta in dote qualche sofferenza in più, si lascia superare da Della Corte in occasione del goal del Napoli. Va vicinissimo alla gioia personale: soltanto il palo gli dice di no.

Altare 6: Vale lo stesso discorso del compagno di reparto. Dal punto di vista fisico annichiliscono i piccoletti dell’attacco del Napoli, soffrono qualcosa di troppo in alcune fasi del match ma nel complesso non demeritano. Lui porta a casa la pagnotta con una prestazione soddisfacente, cinica e rocciosa.

Zucchetti 6: Il calcio è strano. Ma davvero, non lo diciamo come semplice frase fatta. Perché il Milan nel primo tempo crea e spreca tantissimo, eppure passa in vantaggio con l’azione più fortunosa. E a segnare è proprio lui, Zucco, che indovina quasi per errore un traversone sballato. Fino a quel momento la sua presenza era passata inosservata. Un goal pesantissimo ai fini del risultato finale in una giornata non eccezionale dal punto di vista della prestazione: cala ulteriormente e viene sostituito a metà ripresa. (Dal 66’ LLamas 6: Tiene bene la posizione senza né strafare né soffrire eccessivamente. Non brilla ma non demerita).

Modic 6,5: Mezzala molto tecnica, cerca fin dalle primissime battute di prendere le redini della partita. Combina molto spesso e bene nello spazio con Tsadjout, si lascia notare più in fase di impostazione che in quella di rottura. Soprattutto, cala vistosamente nella ripresa ma tiene comunque bene la posizione. Prestazione soddisfacente. (Dall’80’ Gabbia s.v.).

El Hilali 5,5: Cerca di prendere le redini del centrocampo in una posizione bassa, quasi a ridosso della difesa. Imposta senza particolari patemi ma neppur brillando come vorrebbe. Sbaglia qualcosa di troppo e non riesce a garantire la legna che servirebbe in mediana. Il giallo che rimedia nel finale di gara è anche ingenuo.

Zanellato 7,5: Una forza della natura. Parte in sordina, poi alza il ritmo e stupisce per intensità, passo, forza fisica e tecnica. Ha il completo predominio sulla mediana del Napoli, è un’egemonia che si configura nel suo strapotere fisico. Va via con eleganza e talvolta semplicità, crea qualche occasione dal nulla e spreca pochissimi palloni. Ne recupera altresì in quantità massicce. E’ la sua giornata.

Torrasi 6: Gioca meno di mezzora, poi è costretto ad abbandonare il campo per un dolore muscolare. Nei suoi scampoli di partita è protagonista di alcune giocate interessati, specialmente un’imbucata per Cutrone che porta il 9 rossonero alla conclusione ravvicinata. Combina bene con i due attaccanti, la sua uscita dal campo è una brutta botta per il Milan. (Dal 27’ Forte 5,5: Si muove tantissimo ma raramente trova palla e soprattutto non riesce quasi mai a farla filtrare per i due centravanti. Non brilla, anzi: è un’anima perduta che vaga e svaria in tutta la trequarti senza una meta).

Tsadjout 6,5: Si muove tantissimo, fa lavoro sporco e gestisce con sapienza una quantità innumerevole di palloni sporchi. Fa a sportellate, ripiega, crea. Soprattutto, attacca bene la profondità e s’inventa regista offensivo in un paio di circostanze. Manca mezzo voto: non è esattamente infallibile sotto porta. L’errore da distanza ravvicinata dopo il palo di Bellodi pesa.

Cutrone 7: In palla fin da subito, va alla conclusione diverse volte ma trova sempre le mani di Marfella. Si muove molto sul fronte d’attacco, a destra come a sinistra. Quando punta gli avversari li salta sistematicamente, difende egregiamente un’elevata quantità di palloni sporchi. Gli manca solo il goal: ancora una volta, come all’andata, Marfella gli sbarra la strada. Fa discutere, però, l’atteggiamento nel finale: provoca i tifosi del Napoli prima e i calciatori azzurri poi, fa nascere un parapiglia che coinvolge un po’ tutti. Filippo Galli lo rimprovera dagli spalti: “Torna in campo, pensa a giocare”.

Nava 6,5: Il suo Milan piace per atteggiamento e tenuta fisica. Mette alle corde il Napoli fin da subito, fa del predominio in mediana la sua arma migliore. Zanellato domina, Cutrone punge. Trova, soprattutto, tre punti fondamentali per tenere gli azzurrini a distanza di sicurezza (sette punti ora): i play-off sono molto più vicini.

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