Venduto il Milan ai cinesi, la malinconia di Silvio: dagli elicotteri all’ultima cena

Era allo stesso tempo la parola più attesa dai tifosi più ottimisti e quella più temuta dai più pessimisti, ma si è materializzata ieri intorno alle 14: il tanto agognato closing c’è stato ed Milan è stato venduto alla Rossoneri Sports Luxembourg, società satellite appositamente creata da Yonghong Li per acquisire tutte le quote del club di Via Aldo Rossi detenute da Fininvest. I lavori si sono protratti per oltre otto mesi e nella frenetica giornata di ieri allo studio GOP, il notaio Ridella ha autenticato le firme delle due parti contraenti sul contratto che sancisce la fine di un’era e l’inizio di quella cinese.

Ieri sera, poi, Silvio Berlusconi ha aperto le porte della sua Villa San Martino ad Arcore ai cinesi: alla cena organizzata dal Cavaliere erano presenti la figlia Barbara, Adriano Galliani, Marco Fassone, Han Li e Yonghong Li, tutti protagonisti di questa lunga ed intricata vicenda. Come evidenzia l’edizione questa mattina in edicola de Il Corriere dello Sport, non può che essere stato un momento di grande commozione per Berlusconi.

BERLUSCONI SILVIO CON COPPA DEI CAMPIONI
MILAN-BENFICA COPPA CAMPIONI 1990

Il cinismo dei conti non lenisce, infatti, la tristezza di un addio: chi lo conosce lo descrive addolorato e forse stanco dopo 31 anni di grandezze in Italia e nel Mondo. Oggi comincia un altro futuro e un nuovo proprietario cinese dovrà riportare il Milan in alto: lì da dove scese il Milan di Berlusconi quell’indimenticabile venerdì di febbraio con gli elicotteri che scendevano sul prato dell’Arena davanti a 10mila cuori rossoneri.

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