
Alla fine di quel Como-Milan Franco Baresi ha voluto conservare la maglia che aveva indossato in campo. Tra quelle strisce rossonere campeggiava, più brillante che mai, la stella conquistata nel 1979: “Aspettavo questo momento da nove stagioni, questa vittoria la dedico a tutta la gente che ha sofferto con me in questi anni”. Due retrocessioni e mille difficoltà avevano segnato il Milan, ma dopo l’arrivo di Silvio Berlusconi in quella stagione si era aperto un nuovo capitolo, con in panchina un tecnico che era destinato a cambiare il calcio italiano e mondiale.
NASCE IL MILAN DI SACCHI
Il Milan si affaccia alla stagione 1987-88 dopo un quinto posto in campionato e un’eliminazione in Coppa Italia agli ottavi contro il Parma, neopromossa in Serie B. Una sconfitta che lascia il segno su Silvio Berlusconi, che un anno prima aveva rilevato la società rossonera e che rimane stregato dal gioco degli emiliani. Il tecnico di quella squadra, Arrigo Sacchi, sbarca dunque a Milano nell’estate 1987, ma il suo non è l’unico volto nuovo: dal Psv arriva Ruud Gullit, dall’Ajax Marco Van Basten e dalla Roma Carlo Ancelotti. Tre acquisti eccellenti, chiamati a far fare il salto di qualità al Milan. A Milano impazzata subito la “Gullit-mania”, con le treccine di Ruud che diventano la tendenza del momento. Ed è proprio “Il tulipano nero” uno dei protagonisti – assieme a Van Basten e Donadoni – del successo rossonero di Pisa (1-3) nella prima giornata. L’esordio a San Siro contro la Fiorentina, però, lancia segnali preoccupanti: Diaz e Roberto Baggio fissano il punteggio sul 2-0 per i viola, con molti tifosi rossoneri che, inferociti, abbandonano anzitempo le gradinate. Ma è ancora troppo presto per esprimere sentenze…
INIZIA LA RIMONTA
NAPOLI-MILAN 2-3: IL SORPASSO
Dopo quella vittoria il Milan trova maggiore fiducia nei propri mezzi. Vince a Torino contro la Juventus, e porta a casa il bottino pieno superando Sampdoria e Roma. Il 24 aprile 1988 Gullit e Virdis stendono l’Inter nel derby, ed è così che la squadra di Sacchi arriva alla sfida di ritorno contro la capolista, a tre giornate dal termine, con un solo punto di distacco. Al San Paolo si affrontano le due formazioni più forti di quella stagione, ed è quasi naturale che ne esca una partita splendida. È il Milan a passare in vantaggio con Virdis, a cui risponde – pochi minuti più tardi – una punizione di Maradona che batte Galli. Poi però la squadra di Sacchi mette la freccia grazie al secondo gol del suo numero 9 e alla rete di Van Basten, che dopo aver passato diversi mesi ai box per un infortunio si rivela decisivo nella volata finale. A nulla serve il colpo di testa con cui Careca accorcia le distanze: i rossoneri portano a casa una vittoria che significa sorpasso e primo posto in classifica. Il Napoli dopo 50 giornate consecutive cede il primato, ma tutto il San Paolo al triplice fischio dell’arbitro Lo Bello applaude a scena aperta la prestazione di un Milan che, dopo nove anni, torna a vedere la possibilità concreta di vincere lo Scudetto.
IL PARI DI COMO E LA GIOIA ROSSONERA
fonte: acmilan.com
This post was last modified on 15 Maggio 2017 - 14:50