Bianchessi: “Orgoglioso del mio lavoro e dei miei ragazzi”

Atalanta-Milan oltre ad essere una partita delicatissima in chiave europea per entrambe le squadre, è anche un match dal gusto particolare per Mauro Bianchessi. Per l’attuale responsabile scouting del Milan under 14, la sfida con i bergamaschi rappresenta un pezzo di cuore a cui lui stesso è legato. In passato, infatti, Bianchessi ha ricoperto il ruolo da dirigente nel settore giovanile atalantino, scovando numerosi talenti che adesso stanno facendo la fortuna della Dea. Ben nove i ragazzi “scoperti” da Bianchessi che sabato sera si ritroveranno in campo a darsi battaglia: “Sono molto legato a questi ragazzi e sarà un’emozione vederli in campo con due maglie diverse. Immaginare una cosa simile, quando erano piccoli, sembrava impossibile. Ora è una bellissima realtà”.

Donnarumma, Caldara, Conti, Cristante e Petagna, tutti nel giro della nazionale, un grande orgoglio per Bianchessi: “Sono ragazzi eccezionali e nonostante la giovane età hanno dimostrato sempre grandi qualità. Hanno avuto tutti la fortuna di avere famiglie presenti e non invadenti. Questo li ha aiutati molto nella crescita, soprattutto nei momenti di difficoltà”. Il dirigente rossonero ha, poi, esternato la soddisfazione riguardo al suo ottimo lavoro: “Sono orgoglioso del lavoro che ho fatto. A volte penso a quanto sarebbe stato bello vedere tutti questi talenti giocare per un unico club”.

Riguardo a Cristante e Petagna, entrambi ex rossoneri i quali non sono riusciti ad emergere nel Milan, Bianchessi ha speso qualche parola: “Ogni giocatore ha i suoi tempi di maturazione. Fra qualche anno, saranno entrambi dei giocatori di altissimo livello”. Ha poi continuato paragonando il loro processo di crescita a Roberto Gagliardini, altro talento scoperto da Bianchessi ai tempi dell’Atalanta: “Cristante ha preso il ruolo di Gagliardini, il quale aveva preso il ruolo di un altro dei miei ragazzi, Baselli. Non dimentichiamoci che il Milan ha Locatelli, altro talento cristallino che ha tutte le qualità per affermarsi in un ruolo delicato come quello del regista”. 

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