Mercato, sogni, Europa. La dolce primavera dei tifosi rossoneri

C’erano una volta due ex interisti e un gruppo di cinesi sconosciuti. No, non è l’inizio di una barzelletta e non sono nemmeno le prime parole di una storiella inventata che si racconta ai propri bambini per fargli addormentare. Bensì, si tratta dell’inizio della storia del nuovo Milan. Con il closing sono arrivate facce nuove a Milanello e Casa Milan, nell’ottica di un rinnovamento che ormai era strettamente necessario. Il gruppo cinese, capitanato dall’imprenditore Yonghong Li e dal suo braccio destro Han Li, ha dato pieni poteri all’amministratore delegato e direttore generale, Marco Fassone che, a sua volta, ha scelto Massimiliano Mirabelli come suo braccio destro per occuparsi della parte sportiva e di mercato. A poco più di un mese dal cambio di proprietà i tifosi del Milan stanno assistendo a scenari a cui non erano più abituati da anni.

Nella giornata di giovedì c’è stata la prima assemblea dei soci del nuovo Milan e Fassone ha chiaramente risposto a tutte le domande su come agirà il Diavolo per orientarsi nel prossimo futuro. Ha parlato di investimenti, stadio di proprietà, obiettivi sportivi a breve, medio e lungo termine, obiettivi economici. Tutti argomenti già toccati il giorno del suo insediamento a Milanello, ma ripetuti con calma e chiarezza davanti a piccoli, medi e grandi azionisti. Il Milan ha voltato pagina e, se le parole di Fassone non dovrebbero essere abbastanza per sottolineare questo, ci sono le voci e i movimenti di mercato che lo certificano. Alzi la mano chi si ricorda un Milan già con tre acquisti praticamente in mano a metà maggio. Mateo Musacchio, Frank Kessié, Ricardo Rodriguez, sono praticamente calciatori del Milan e, se non dovessero succedere eventi straordinari ed inaspettati, saranno i primi tre rinforzi della nuova era.

Non è finita di certo qui. Fassone è stato molto chiaro e ha parlato di un bilancio che continuerà ad essere negativo anche nei prossimi due anni, molto probabilmente, perché la squadra ha bisogno di rinforzi e la società investirà sul mercato. Poi, se si lavorerà bene, le entrate indispensabili della Champions League ed eventuali vittorie, potrebbero ripianare i debiti e far rientrare la società dagli investimenti fatti. La squadra però non è completa e avrà bisogno di altri acquisti in tutte le zone del campo per poter puntare ai primi quattro posti. Anche questo Fassone e Mirabelli lo sanno bene e hanno già promesso a Montella (già, altro passo in avanti con la precedente gestione, è proprio la conferma dell’allenatore già ad aprile per non ripartire di nuovo da zero) di dargli 2/3 della squadra a disposizione già il giorno del raduno, molto probabilmente fissato per il 3 luglio, per poi provare gli ultimi botti nei restanti due mesi di calciomercato.

Nella precedente gestione, quando a noi tifosi rossoneri andava bene, era esattamente il contrario. Al raduno arrivava una squadra che poi veniva integrata per la maggior parte negli ultimi giorni di mercato, tra saldi e parametri zero. Ora, l’aria sembra davvero cambiata e i tifosi del Milan vivono strani giorni. Strani per tanti motivi. Prima di tutto perché, come detto prima, vedono un mercato che si muove ed acquisti che vengono perfezionati già a giugno. Poi, tornano a vedere il nome Milan legato a trattative di mercato importanti e costose. Tutto questo fa rima con idee e programmazione e con una società che è tornata a parlare di obiettivi reali e non soltanto di inutili trionfalismi. Domani, infine, il tifoso del Milan, facendo i dovuti scongiuri (potrebbe succedere anche domenica prossima), potrebbe ritrovarsi di nuovo in una competizione europea e anche questo sarebbe un traguardo importante, anche se minimo.

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