Ecco il match point per l’Europa: giusto giocarselo col “doppio” Bacca-Lapadula. Ma Milan-Bologna serve anche ad altri. E Fassone e Mirabelli…

Laureatosi in Giurisprudenza nel 2015, Giovanni D’Avino è giornalista pubblicista dal 2016. Praticamente nato con la passione per il giornalismo ed il calcio, soprattutto quello a tinte rossonere, nel dicembre 2012 entra a far parte di SpazioMilan.it, per il quale attualmente svolge il ruolo di Coordinatore di redazione. Da qualche anno collabora anche con il settimanale calcistico Corriere del Pallone.

Questo pomeriggio, prima Simona Halep ed Elina Svitolina e poi Novak Djokovic e Alexander “Sascha” Zverev, scenderanno in campo nella meravigliosa cornice del Foro Italico a Roma per giocarsi la vittoria negli Internazionali d’Italia 2017 di tennis rispettivamente nel tabellone femminile ed in quello maschile. L’atto conclusivo del massimo torneo della nostra penisola (e la presenza in finale di un grandissimo tifoso rossonero come Djokovic), ci permette di prendere in prestito un termine classico dello sport di cui sopra per descrivere ciò che, quasi contemporaneamente, accadrà ad esattamente 585 kilometri di distanza dal Foro Italico: il termine è match point, ovvero quello che il Milan avrà nelle mani – o meglio, tra i piedi – nella gara contro il Bologna allenato dal sempre stimato ex Roberto Donadoni.

Già, perchè la prevedibile vittoria conquistata ieri sera al San Paolo da un pirotecnico Napoli contro un’incerottata Fiorentina, ha messo la squadra di Montella nella condizione di essere completamente padrona del suo destino. Battendo i felsinei, che ormai da mesi non hanno più obiettivi di classifica, Montolivo e co. raggiungerebbero matematicamente l’Europa League, quasi certamente attraverso i preliminari. Proprio per far comprendere a tutta la squadra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza dell’obiettivo europeo, Marco Fassone e Massimilano Mirabelli sono rimasti fino alle 22.30 di ieri a Milanello per vedere con staff e squadra la partita tra i ragazzi di Sarri e quelli di Sousa: un gesto di vicinanza e carica decisamente apprezzato e significativo.

Siamo certi che amministratore delegato e direttore sportivo non abbiano in alcun modo influenzato Vincenzo Montella nelle scelte di formazione, anche perchè il tecnico di Pomigliano d’Arco ha ormai sciolto quasi tutti i dubbi sull’undici da mandare in campo al Meazza: sarà confermato il 3-5-2 visto a Bergamo, ma con un’importantissima novità: Bacca e Lapadula giocheranno insieme dal primo minuto, come mai successo finora in stagione. Scelta giustissima, a parere di chi scrive: in una partita da vincere a tutti i costi è quanto mai opportuno mettere le cose in chiaro sin dai primissimi minuti e affidarsi a tutte le bocche da fuoco a disposizione per demolire il fortino emiliano.

Ma Milan-Bologna sarà una partita individualmente importante anche per almeno un paio di altri giocatori rossoneri, che in stagione hanno visto più la panchina e l’infermeria che il campo: ci riferiamo soprattutto a Gustavo Gomez, Leonel Vangioni ed Andrea Bertolacci. Montella dovrebbe farli partire tutti da titolari, dando loro una ghiottissima occasione di mettersi in mostra. Non solo e non tanto agli occhi del loro allenatore, quanto anche e soprattutto a quelli della dirigenza rossonera. I tre, infatti, rientrano in quella schiera non certo ridotta di giocatori “con un piede dentro e l’altro fuori”: nel nuovo Milan, che sarà molto modificato in sede di mercato estivo, la loro riconferma è tutt’altro che scontata. Se vogliono coltivare qualche speranza di restare nella rosa dei 25 del prossimo anno dovranno giocarsi al meglio le loro carte conto i felsinei. Altrimenti, sarà solo un altro passo verso l’uscita…

Twitter: @Juan__DAv

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