CorSport, inchiesta diritti tv: secondo la Procura c’è una lobby ancora attiva

Come riferito anche dall’edizione odierna del Corriere dello Sport, le indagini relative all’inchiesta sui diritti tv proseguono. Secondo la Procura di Milano, Galliani e Bogarelli avrebbero gestito la Lega Calcio in maniera alquanto discutibile. Ma non finisce qui. Esisterebbe infatti ancora una lobby, composta dall’ex amministratore delegato rossonero e dal numero uno di Infront, in grado di avere un forte ascendente sulla Lega Serie A. Per questo motivo, i pm hanno presentato appello contro l’ordinanza di Gip di Milano, che aveva respinto la richiesta di arresto di Bogarelli e di altri due manager Infront. La Procedura è infatti convinta che ci siano possibilità che il reato venga ripetuto.

Il tutto mentre spuntano intercettazioni con protagonisti Lotito e Preziosi. Nella fattispecie, il numero uno della Lazio, al telefono con Galliani, ha manifestato il suo disappunto in merito alle possibilità che Abodi termini al vertice della Serie A: “Non esiste proprio, è un pericolo pubblico di totale inaffidabilità. Meglio Berettino, che non conta nulla“. Queste, invece, a tal proposito, le parole del patron del Genoa: “Beretta è un gatto che non graffia, è tranquillo, si fa gli affari suoi, non rompe, è di rappresentanza“.

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