Maiorino: “Milan, è stato un onore. Eravamo vicini a prendere Pjaca, poi… “

Intervistato da TMW Radio, l’ex direttore sportivo del Milan Rocco Maiorino ha parlato della sua esperienza in rossonero, soffermandosi anche su colpi di mercato mancati. Queste le sue parole:

E’ stata un’esperienza formativa, che mi ha dato tanto. Una società che per 31 anni è stata di Berlusconi e gestita al meglio da Galliani, per me è stato un onore. Un’istantanea? Dire Doha è scontato, ma penso ai successi della Primavera e alla crescita dei ragazzi. Il colpo a cui sono più legato? Sono legato a tutti i ragazzi che hanno indossato la maglia del Milan. Prendere giocatori meno conosciuti, come magari Suso o Deulofeu, dà qualche soddisfazione in più però. Il merito però non è solo di chi li sceglie, ma anche dell’allenatore che valorizza i tuoi acquisti. Montella in questo è stato bravissimo, è stato semplice lavorare con lui perché avevamo idee simili”.

Acquisti mancati? Per quella che è la mia filosofia, quindi incentrata sui giovani, dico Pjaca, oltre che Milinkovic-Savic”, prosegue l’ex ds. “Con Pjaca eravamo vicini, purtroppo la storia è andata diversamente. Donnarumma? Non so quello che sarà, i nuovi dirigenti e il suo agente sapranno cosa fare. C’è stato secondo me troppo clamore, fortunatamente Gigio ha risposto bene.

Maiorino parla poi del suo futuro, dopo l’addio al Milan: “Il mio futuro? Nelle prossime settimane si definirà tutto, io sono pronto per affrontare un nuovo percorso con qualche nuova società. Non escludo niente, neanche l’estero. Rinnovo di Montella? Ho imparato a conoscerlo col tempo, non mi meraviglio che sia arrivato questo rinnovo. Lui è in grado di capire e di lavorare con la nuova società, ha a cuore l’aspetto personale ma pure gli obiettivi della società. Ho avuto un bel rapporto con lui, ma anche con gli altri che sono passati da Milanello. Il prossimo ‘Donnarumma’? Sono abituato a non fare nomi perché si creano aspettative esagerate. Ci sono dei giocatori importanti, giocatori che potranno dire la loro e vestire la maglia del Milan e della Nazionale”.

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