Musacchio, Kessie, Rodriguez e…Montella: pasito pasito sta nascendo il nuovo Milan

Federica Barbi è laureata in Lettere Moderne e Giornalista Pubblicista dal 2012. Collabora con SpazioMilan.it quasi dalla sua nascita, esattamente dall’aprile del 2012. Segue il Milan dalla lontana Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ma quando può corre a rifugiarsi a San Siro, per seguire da vicino le vicende rossonere. Attualmente collabora anche con Vesuvio Live e Betclic. 

Un passo alla volta e il Milan prende nuova forma. Nonostante la stagione sia finita da pochi giorni, in casa rossonera è già tempo di firme e contratti. Ieri è stato un martedì caldissimo a Casa Milan. il sì ufficiale di Musacchio, che ha messo nero su bianco su un contratto che lo lega ai rossoneri fino al 2021. Al Villareal andranno circa 18 milioni di euro, un lusso se si pensa alle ultime campagne acquisti, un sogno se si pensa che siamo ancora in Primavera e quindi appena all’inizio.

Dopo l’argentino, è in procinto di planare su Milanello anche Kessie: ieri visite mediche per lui, trattativa in fase avanzata ma si dovranno attendere nuovi controlli per un piccolo problema fisico riscontrato. Nulla di grave, pare, e se andrà a buon fine, l’accordo tra Atalanta e Milan prevederà un prestito oneroso di 6 milioni, con riscatto obbligatorio tra due anni per la parte restante della cifra pattuita che con i bonus arriverà a 32 milioni di euro.

Il terzo rintocco, ieri, è stato quello per Vincenzo Montella: rinnovo di un anno per il mister, che rimarrà al timone rossonero fino al 2019. Una firma avvenuta in diretta Facebook, una mossa comunicativa strategica di una società a cui preme dimostrare subito di voler trasformare in azione tutti i proclami verbali.

In agenda, ora, c’è il nome di Ricardo Rodriguez, le cui visite mediche potrebbe essere programmate entro 10 giorni. Con la “spunta” blu sui primi e più abbordabili acquisti, si passerà ai nomi più impegnativi (Morata su tutti).

Potrà andar bene o male, ma un mercato che tra un rigo e l’altro ha pure qualche rima con “sogno” mancava veramente da troppo dalle parti di Milanello.

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