Nuova dirigenza? Sulle parole siamo molto avanti…

Obiettivamente abbiamo finito male una stagione dignitosamente positiva. La striscia degli ultimi risultati è deludente, a volte anche le prestazioni. Torniamo in Europa solo grazie alla brusca frenata di Inter e Fiorentina, ma ci torniamo. E non è il caso di fare gli schizzinosi. Quindi va bene così. In attesa di capire bene che cosa vuol fare la nuova dirigenza. Scusate se non parlo ancora di “nuova proprietà” ma finchè non si palesa io non so chi sia. A meno che non vogliamo credere che il Milan sia davvero di una scatola vuota lussembughese o, peggio ancora, di un fondo speculativo americano.

Dicevamo della nuova dirigenza: finora parole, progetti, idee e viaggi sono stati perfetti. Inattaccabili. Il primo obiettivo del duo Fassone-Mirabelli è stato raggiunto. Addirittura c’è qualcuno che crede che Mirabelli vada a Cardiff a vedere la finale di Champions League per prendere Morata. Diciamo che a livello “comunicativo” questi mesi sono stati molto positivi per l’accoppiata alla guida del Milan. Buona anche l’idea di premiare con un weekend in Sardegna i “fedelissimi” della propaganda pre-closing. Chissà poi che differenza c’è con quelli che, secondo la vulgata, mangiavano gratis da Giannino. Boh, io non ne vedo. Il sottoscritto è stato solo una volta al Forte Village tanti anni fa (ho mangiato bene e pagato molto) e una volta da Giannino (mangiato male e pagato poco). Quindi non sono attendibile…ma preferisco sempre pagare la cena e dire ciò che penso. Fatto sta che i propagandisti c’erano prima e ci sono adesso. In parecchi casi hanno gli stessi nomi…

Ma torniamo all’operato della nuova dirigenza. Sulle parole, lo abbiamo detto, siamo molto avanti. Esaminiamo i fatti. Preso Musacchio, giocatore voluto e trattato l’estate scorsa. Non lo aveva “scoperto” Galliani, non l’ha “scoperto” Mirabelli. Semplicemente: era ed è un desiderio di Montella. La differenza tra l’anno scorso e quest’anno? Nel 2016 i proprietari del Milan non tirarono fuori 18 milioni per comprarlo, quest’anno li tirano fuori. Ma il giocatore è lo stesso.

Altri giocatori non sono stati ancora acquistati. Per ora solo voci e trattative. Quella più avanzata di tutte sembra Kessié. 30 milioni per un ragazzo che un anno fa ne valeva due. Da un bravo osservatore mi aspetto che compri il nuovo “Kessié”, quello che esploderà l’anno prossimo, non quello già esploso. Cioè un bravo osservatore mi deve portare Kessié quando costa 2, come hanno fatto quelli dell’Atalanta. Non quando costa già 30. Se poi vogliamo, possiamo anche far passare Morata come una giovane promessa… ammesso e non concesso che arrivi…

Il 14 aprile Fassone si presentò in conferenza dicendo: “Una delle priorità è trattenere Donnarumma, il nostro portiere del futuro”. In 45 giorni, come dice lui, non ha nemmeno ottenuto un incontro con Raiola. E lo dice pure vantandosene…Fatto sta che Gigio è sempre più lontano dal rinnovo e si parla addirittura di metterlo “fuori rosa”. Far incazzare Raiola mi sembra la strategia peggiore: così non solo Donnarumma se ne andrà, cosa purtroppo inevitabile, ma il Milan, senza rinnovo e senza clausola, perderà l’occasione di fare una colossale plusvalenza. Plusvalenza con la quale si potrebbero sistemare in un colpo solo mercato e bilancio, come accadde nel 2009 con Kakà. Piccola annotazione: di solito, Juve docet, le squadre che vincono sono quelle che lavorano CON non CONTRO Raiola. Gli ultimi che sentivo parlare di “deraiolizzazione” del Milan erano quelli dell’entourage di Barbara Berlusconi.

Ah, tra i “colpi” di mercato annoveriamo Gattuso. Felice che sia tornato perchè Rino ha davvero il Milan nel cuore. Ma chi ha avuto fretta di presentarlo ufficialmente per dare una pennellata di “rossonero” a questo futuro grigio, poteva almeno informarsi sui regolamenti. E fargli finire la stagione con il Pisa, presentandolo dopo il 30 giugno. Speriamo che in quest’estate di illusioni i nuovi gestori del Milan abbiano tempo di ripassare il manuale del “dirigente di calcio”. O almeno consultare un bigino.

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