Al netto di alcune, minime, voci su un suo possibile addio come possibile conseguenza del caso-Donnarumma, non è mai stato realmente in dubbio che uno dei pochi giocatori pronto ad essere un pilastro anche nel nuovo Milan sia Giacomo Bonaventura. Punto di forza delle ultime stagioni, l’ex atalantino è imprescindibile nelle idee tecnico-tattico di mister Montella ed è uno degli eletti che manterrà il posto da titolare anche nella prossima stagione. Finalmente, aggiungiamo, senza essere costretto a tirar la carretta in solitaria.
Incertezze
Se, comunque, da un lato la sua titolarità sembra esser scontata, non è cosi facile da capire quale sarà la reale collocazione in campo del numero 5. Una delle doti universalmente più apprezzate del classe ’89, come noto, è la duttilità. Tanti, fin dai tempi di Bergamo, i ruoli ricoperti da Jack: dall’esterno di centrocampo, alla mezz’ala, passando per trequartista ed ala d’attacco. Un sostanziale patrimonio tattico apprezzatissimo da tutti i suoi precedenti, oltre che all’attuale, allenatori.
Jolly
Bonaventura, nella stagione che dovrà necessariamente contemplare la rinascita milanista, continuerà ad esser quindi un titolare inamovibile. Certo, anche lui, spesso, dovrà necessariamente rifiatare: il Milan, salvo clamorosi eliminazioni estive, tornerà a giocare in Europa, con l’ovvio imperativo di arrivare più avanti possibile, e dovrà affrontare un’annata ricca di impegni. Ma, tornando al centrocampista marchigiano, se la costanza d’impiego è certa, così non è la modalità d’utilizzo. Più che Jack, il centrocampista della Nazionale, sembra destinato ad essere un vero e proprio Jolly per Vincenzo Montella.
Scelte e moduli
Il tecnico campano, quindi, oltre a vari nuovi acquisti, potrà contare anche su alcune “vecchie” certezze: la più grande, probabilmente, è quella relativa proprio a Bonaventura. Sia che gli si chieda di giocare come esterno nel 433, sia che gli si chieda di giocare come esterno o mezz’ala in un ipotetico 352, sia che gli si chieda di fare il trequartista nel 4312. Perchè, più che un Jack, la più grande certezza di Montella è un Jolly.