Bonaventura: “Chi c’era prima poteva fare di più, ora la rosa è da vertice. Bonucci punto di riferimento, la difesa a 3 mi piace”

Giacomo Bonaventura è uno dei perni del vecchio e nuovo Milan. Un infortunio lo ha tenuto fuori dal campo per quattro mesi nell’ultima stagione, sono 16 le partite saltate. Ma un nuovo anno è alle porte e il fantasista rossonero intende stupire ancora, come dimostra in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: Le aspettative di Montella mi fanno piacere. Erano 7-8 anni che giocavo con continuità prima di questo infortunio: ora spero di ritrovarla, perché se sto bene posso dare tanto. Mi sono ritrovato spaesato, in certi momenti facevo fatica anche a vedere le partite, ci sono state volte in cui non sono nemmeno andato allo stadio. E’ una brutta sensazione di impotenza, una sofferenza mentale dalla quale però, quando finisce, esci fortificato”.

Sulle sensazioni per la nuova stagione: “Visti i piazzamenti degli ultimi anni, che non hanno rispecchiato le ambizioni e il valore del Milan, era logico cambiare un po’ drasticamente. Di certo chi c’era poteva fare di più. Sento parlare spesso della mancanza di uno zoccolo duro nello spogliatoio e concetti simili. Balle. Non mi era mai capitato di assistere a un’estate del genere. Sono stati acquistati giocatori che a inizio mercato magari pensi “sarebbe bello arrivassero…”. Be’, sono arrivati davvero”.

Sulla rosa: “Per squadra di vertice intendo da primi quattro posti. Non parlavo di Scudetto. A oggi è ancora esagerato, confrontando la composizione delle rosa, e poi c’è l’Europa League che porta via molte energie”.

Sulla difesa a 3: E’ una soluzione che mi piace perché hai tante linee di passaggio e difendi meglio”.

Su Bonucci:Leo è un vincente, un perno della Nazionale, il suo arrivo è una cosa fantastica, non pensavo potesse venire sul serio. Per come lo conosco io, col suo carattere sarà molto utile in uno spogliatoio che arriva da anni tribolati, è destinato a diventare un punto di riferimento”.

Sul rinnovo di Montella: “Ci permette di continuare il nostro ciclo, è il filo conduttore tra vecchia e nuova proprietà”.

Su Suso: “Un ragazzo molto positivo, dice poche parole e fa i fatti. Ha grandi qualità ed è piacevole condividere lo spogliatoio con lui. Credo possa trovare un accordo al più presto, sono contento che resti”.

Su Calhanoglu:Lo conoscevo per le sue punizioni incredibili, gli ruberò qualche segreto. Mi somiglia un po’, ha qualità da numero 10. Vedremo: quando si alza il tasso tecnico della squadra, la selezione la fa il campo. E poi chi c’è già e vede arrivare gente forte, non può che esserne stimolato. Io comunque, pur senza strafare, vorrei andare al Mondiale in Russia”.

Su Donnarumma: “Gigio si è ritrovato in una centrifuga esagerata. Per come la vedo io, se prima gli si perdonava tutto, adesso verrà trattato come uno da cui ci si aspetta tanto. Inutile scandalizzarsi per i milioni dell’ingaggio: le cifre le fa il mercato. I procuratori fanno il loro mestiere. Se uno è bravo a ottenere certe condizioni, fa solo il proprio lavoro. E poi gli affari si fanno in due…”.

Su Berlusconi: “Non posso che ringraziarlo per quanto ci ha trasmesso, ho grande affetto per lui. Purtroppo gli ultimi anni sono stati la fine di un ciclo. Con la nuova proprietà siamo ripartiti verso l’alto, ci sono entusiasmo e investimenti. Direi che, che se per ora si può affermare solo in teoria, stiamo tornando grandi”.

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