Gazzetta, Fassone: “Entro 5 anni vogliamo raddoppiare il fatturato. Mercato? Manca la ciliegina”

L’ottimo lavoro svolto fin qui dal nuovo ad rossonero Marco Fassone è sotto gli occhi di tutti i tifosi e i tifosi rossoneri lo stanno apprezzando parecchio. L’ad rossonero è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport per i primi cento giorni della nuova proprietà cinese: “Direi proprio di sì, il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la settimana prossima si insedierà il direttore finanziario, e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto, abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più. Fondo Elliott? Semplice: da parte loro sono previsti controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Certo, il rischio default esiste come sempre in questi casi, ma lo considero un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente.”

Fassone poi si è soffermato sul mercato e relativo budget da spendere: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite e comunque non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina. Che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti. Entusiasmo dei tifosi? Intanto vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto la strada di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Volete un
dato? In questi primi quattro giorni di campagna sono stati venduti cinquemila abbonamenti”.

L’ad rossonero ha parlato anche del voluntary agreement e della questione stadio: “Siamo grati alla Uefa. Abbiamo inoltrato altri piani, garantendo che in autunno ci presenteremo con cose concrete e non solo progetti. Il voluntary ci darà un anno di ossigeno. Stadio? Occorre accordarsi in tre: noi, Inter e Comune. A inizio agosto ci rivedremo, ma noi non sappiamo ancora se prenderemo la strada di San Siro o quella di un impianto di proprietà. Al momento le reputiamo percorribili entrambe. Di certo vogliamo arrivare a fine stagione con un progetto approvato e capire chi farà cosa”.

Fassone nel corso dell’intervista poi ha parlato anche di Montella: “Non è mai uscito dal nostro radar, lui ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria: avremmo anche potuto andarci più cauti con il numero di acquisti.”

Per concludere Marco ha parlato anche della questione attaccante: “Torino e Borussia risentiti? «Se è così, mi scuso se le mie azioni sono state interpretate come un’uscita dal mio campo. Io comunque ho parlato più volte coi club. Belotti, Kalinic o Aubameyang? Potrebbe esserci anche un’altra figura, un Mister X”.

 

 

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