Gazzetta: Montella riparte dalla difesa a tre, e non serve il permesso…

Un tempo era impensabile pensare di poter vedere un Milan schierato con la difesa a tre. Ora, questa possibilità è più di una semplice idea. Dopo i tanti acquisti messi a segno, l’unica cosa che conta davvero in questo momento è che il Milan giri bene e per questo, Vincenzo Montella ha carta bianca. L’arrivo di Leonardo Bonucci agevola parecchio la difesa a tre per due motivi. Il primo è che Leo ha praticamente sempre giocato a tre, e il secondo garantirebbe di schierare titolari sia Romagnoli che Musacchio, entrambi pagati parecchio ed entrambi ottimi difensori. Prove di cambiamento si erano già viste alla fine della passata stagione, ma ora per Vincenzo Montella ci sono tutte le possibilità di modellare il suo Milan con il 3-5-2.

Con Bonucci, quindi, il passaggio a tre appare una conseguenza naturale, così spiega La Gazzetta dello Sport odierna che si sofferma ad analizzare le possibili novità tattiche del nuovo Milan. Linea a quattro che ovviamente non verrà cancellata, ma solo accantonata per dare maggior libertà di espressione agli interpreti presenti nella nuova rosa rossonera. Bonucci diventerebbe il perno della difesa con ai suoi lati Mustacchio e Romagnoli, quest’ultimo ancora fermo ai box per problemi al menisco. Modulo che agevolerebbe le sgroppate sugli esterni di Ricardo Rodriguez e Conti, che si ritroverebbero a giocare in un ruolo a loro più congeniale.

Sulla difesa a tre quindi non ci si scappa, tendendo presente che una delle qualità maggiori di Bonucci è la capacità di avviare l’azione dalle retrovie. Dopo di che ci sono numerosi sviluppi dal centrocampo, compreso, in poi su cui si può sviluppare il nuovo Milan. Un altro fattore importante da considerare è l’arrivo di Lucas Biglia, il quale risulta più efficace nel ruolo da centrale di centrocampo, non da interno. Pertanto la soluzione ideale sarebbe il 3-5-2, ma in questo caso ci sarebbero da fare diversi ragionamenti sull’attacco. Suso potrebbe essere adattato da mezz’ala, ma così facendo uno tra Kessiè e Bonaventura si dovrebbe accomodare in panchina. Altra cosa da considerare è il numeroso numero di esterni che partendo dalla fascia rendono bene. Montella avrà il suo bel da fare, ma avere diversi sistemi e diverse soluzioni è un grandissimo pregio nonostante il tecnico napoletano non sia un amante del trasformismo.

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